Governance economica, il Consiglio UE adotta la riforma delle regole di bilancio

Pubblicato Giovedì, 02 maggio 2024

Sono tre gli atti legislativi che compongono la riforma della governance economica e del bilancio UE, approvati dal Consiglio dell’Unione europea lo scorso 29 aprile.

L'obiettivo principale della riforma è garantire finanze pubbliche sane e sostenibili, promuovendo una crescita sostenibile e inclusiva in tutti gli Stati membri attraverso riforme e investimenti. Secondo gli intenti dei legislatori, la riforma migliorerà il contesto attuale fornendo norme efficaci ed applicabili a tutti i paesi dell'Unione, salvaguardando l'equilibrio e la sostenibilità delle finanze pubbliche, attraverso una maggiore attenzione alle riforme strutturali e agli investimenti per stimolare la crescita e la creazione di posti di lavoro in tutta la UE.

L'obiettivo generale è ridurre il rapporto debito/PIL e i disavanzi in modo graduale, realistico, duraturo e favorevole alla crescita, proteggendo le riforme e gli investimenti in settori strategici quali il digitale, il verde o la difesa. Allo stesso tempo, il nuovo quadro offrirà un margine adeguato per le politiche anticicliche e contribuirà ad affrontare gli squilibri macroeconomici esistenti.

In base alle nuove norme, a tutti gli Stati membri sarà chiesto di preparare un piano strutturale di bilancio nazionale a medio termine che si estenda su 4-5 anni, a seconda della durata della legislatura nazionale. Nei loro piani, gli Stati membri si impegnano a seguire un percorso pluriennale di spesa pubblica netta e spiegano in che modo realizzeranno investimenti e riforme che rispondano alle principali sfide individuate nel contesto del semestre europeo, in particolare nelle raccomandazioni specifiche per paese.

Per agevolare questa operazione, la Commissione europea presenterà una "traiettoria di riferimento" per l'andamento della spesa netta agli Stati membri in cui il debito pubblico supera il 60% del prodotto interno lordo (PIL) o in cui il disavanzo pubblico supera il 3% del PIL. La “traiettoria” tiene conto delle sfide specifiche di ciascun paese in materia di sostenibilità e indica in che modo gli Stati membri possono garantire che, entro la fine di un periodo di aggiustamento di bilancio di quattro anni, il debito pubblico sia collocato o rimanga su un percorso plausibilmente discendente o rimanga a livelli prudenti nel medio termine.

 

Maggiori informazioni sulla riforma della governance economica sono disponibili sul sito del Consiglio UE.