Governance economica nell'Unione europea: la Commissione definisce le priorità annuali per la crescita dell'UE

Pubblicato Giovedì, 13 gennaio 2011
La Commissione europea ha presentato il 12 gennaio a Bruxelles l'analisi annuale sulla crescita dell'Unione, delineando la via che l'Europa dovrà seguire nel prossimo anno e indicando dieci azioni urgenti incentrate principalmente sulla stabilità macroeconomica e sul risanamento del bilancio, sulle riforme strutturali e sulle misure a sostegno della crescita.
Questa analisi segna l'inizio del primo "semestre europeo", che cambia il modo in cui i governi definiscono le proprie politiche economiche e di bilancio. Dopo l'approvazione delle raccomandazioni da parte del Consiglio europeo, gli Stati membri le integreranno nei loro bilanci e nelle loro politiche. Sarà quindi la prima volta che Stati membri e Commissione discutono insieme di crescita con un approccio globale.
Il Presidente Barroso ha dichiarato: "Con l'analisi annuale della crescita si apre una nuova fase dell'integrazione europea. Ci prepariamo a rivolgerci verso nuovi orizzonti e a migliorare nettamente il nostro modo di gestire e coordinare le nostre economie interdipendenti all'interno dell'Unione europea.  Questo è il modello UE.  Così funziona la nostra governance economica. L'analisi annuale della crescita è un piano coerente e globale per guidare l'Europa verso la crescita e l'incremento dell'occupazione. Sono certo che, se il piano verrà attuato integralmente, l'Europa potrà tornare ad una crescita economica sostenuta e a livelli di occupazione più elevati".
La comunicazione della Commissione riguarda tre aspetti principali: la necessità di un risanamento di bilancio per rafforzare la stabilità macroeconomica; le riforme strutturali per incentivare l'occupazione; le misure a sostegno della crescita.
Le dieci azioni evidenziate dalla Commissione sono raggruppate in tre settori principali:
- prerequisiti fondamentali per la crescita
      1. attuazione di un risanamento di bilancio rigoroso;
      2. correzione degli squilibri macroeconomici;
      3. garanzia della stabilità del settore finanziario;
- mobilitare i mercati del lavoro, creare opportunità occupazionali
      1. rendere il lavoro più attraente;
      2. riformare i sistemi pensionistici;
      3. reinserire i disoccupati nel mondo del lavoro;
      4. conciliare sicurezza e flessibilità;
- accelerare la crescita
      1. sfruttare il potenziale del mercato unico;
      2. attrarre capitali privati per finanziare la crescita;
      3. creare un accesso all'energia che si efficace in termini di costi.