A Roma Regioni e ministero della Giustizia siglano l'accordo per il progetto di inclusione socio - lavorativa di soggetti in esecuzione penale

Pubblicato Giovedì, 07 aprile 2011

Il 27 aprile siè svolta a Roma la cerimonia per la firma dell'accordo interregionale per la realizzazione del progetto "Interventi per il miglioramento dei servizi di inclusione socio-lavorativa dei soggetti in esecuzione penale".
Il progetto, promosso dal ministero della Giustizia - Dipartimento Amministrazione penitenziaria, vede la partecipazione di numerose Regioni italiane: Lombardia, coordinatrice coadiuvata dal Lazio, Abruzzo, Basilicata, Emilia - Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia e le due Province autonome Trento e Bolzano.
La finalità è quella di definire e mettere a sistema, interessando tutti i soggetti a vario titolo interessati al tema, un modello efficace e per il reinserimento socio - lavorativo dei soggetti in esecuzione penale. Inoltre il progetto è finalizzato a definire, sulla base di una preliminare ricognizione della programmazione sociale, nonché di quanto già attuato con il Fse a favore del target, uno o più modelli di intervento di inclusione socio-lavorativa delle persone in esecuzione penale, che verranno poi sperimentati nei singoli territori. Sia le esperienze oggetto di ricognizione, sia gli interventi da sperimentare nei territori, a seguito della definizione del modello, verranno principalmente finanziati con il Fse.
È prevista anche un'azione di formazione congiunta degli operatori coinvolti nel modello di intervento.
Alla cerimonia hanno preso parte, insieme alle Regioni aderenti al progetto, il ministro della Giustizia Angelino Alfano e il direttore generale politiche per l'Orientamento e la formazione del ministero del Lavoro e delle politiche sociali Paola Paduano.

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