Occupazione e politica sociale, le decisioni del Consiglio UE

Pubblicato Martedì, 02 dicembre 2025

Più tutele per i lavoratori a rischio imminente di perdere il lavoro a seguito di una ristrutturazione aziendale grazie all’ampliamento dell’uso del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (EGF). Il Consiglio UE per l'Occupazione e la Politica sociale, nella sessione dello scorso 1° dicembre, ha infatti concordato la sua posizione negoziale su un regolamento che mira ad ampliare l'ambito di applicazione del Fondo per includere i lavoratori che si trovano in questa specifica condizione. 

Lo scopo dell'EGF è quello di mostrare solidarietà ai lavoratori dipendenti e autonomi che hanno perso il lavoro a causa della ristrutturazione aziendale, aiutandoli a reinserirsi nel mondo del lavoro. In base alla normativa rivista, questa categoria di lavoratori avrebbe anche accesso al sostegno dell'EGF, per ridurre il tasso di licenziamenti e aiutare i lavoratori nella transizione verso nuovi ruoli.

La posizione del Consiglio chiarisce la portata del regolamento rivisto: garantisce garanzie sufficienti, limita gli oneri amministrativi e stabilisce un limite massimo di finanziamento di quattro milioni di euro all'anno per ciascuna impresa.

Durante la riunione del Consiglio UE per l'Occupazione e la Politica sociale, la Commissione europea ha presentato il pacchetto autunnale del semestre europeo, che comprende la relazione congiunta sull'occupazione e una proposta di raccomandazione sul capitale umano nella UE: i ministri hanno quindi approfondito i temi legati promozione dell'inclusione sociale e della coesione attraverso politiche sociali e abitative coerenti.

Sulla base, poi, della relazione annuale sulla Semplificazione, l'attuazione e l'applicazione delle politiche nei settori di competenza del Consiglio EPSCO, presentata dal vicepresidente esecutivo della Commissione Mînzatu, i ministri hanno avuto uno scambio di opinioni sul tema. Il Consiglio si è concentrato sulle modalità migliori per attuare l'agenda di semplificazione della UE a livello sia comunitario sia nazionale. In particolare, sono state suggerite modalità con cui la Commissione potrebbe ridurre del 25% gli oneri amministrativi entro il 2030, è stato discusso il potenziale ruolo del Consiglio EPSCO nel garantire che gli strumenti UE siano proporzionati ai loro obiettivi e sono state esplorate possibili misure a livello nazionale e comunitario per contribuire alla realizzazione dell'agenda di semplificazione dell'Unione.

Nella sezione "Varie", i ministri hanno ricevuto informazioni su argomenti quali lo stato di avanzamento della direttiva sui tirocini e la raccomandazione del Consiglio su un quadro di qualità rafforzato per i tirocini, il vertice sociale tripartito e il bacino di talenti della UE.