Raccomandazioni Ue 2014, “Costruire la crescita”

Pubblicato Martedì, 03 giugno 2014

La Commissione europea ha adottato una serie di raccomandazioni di politica economica rivolte ai singoli Stati membri per consolidare la ripresa iniziata l'anno scorso. Le raccomandazioni si basano sull'analisi dettagliata della situazione di ciascun paese e forniscono orientamenti su come rilanciare la crescita, aumentare la competitività e creare posti di lavoro nel 2014-2015. L'accento è posto alla creazione di un contesto più favorevole alla crescita sostenibile e all'occupazione in un'economia post-crisi. Come parte del pacchetto odierno, che segna il culmine del quarto semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche, la Commissione ha adottato anche, nell'ambito del patto di stabilità e crescita, numerose decisioni relative alle finanze pubbliche degli Stati membri, che rappresentano complessivamente un'ambiziosa serie di riforme dell'economia della UE.

"Le raccomandazioni specifiche per paese – ha precisato il presidente José Manuel Barroso - indicano agli Stati membri la direzione da seguire per uscire definitivamente dalla crisi e rilanciare la crescita. Gli sforzi e i sacrifici compiuti in tutta Europa iniziano a dare i loro frutti. La crescita sta ripartendo e l'occupazione, il cui livello è ancora troppo basso, aumenterà a partire da quest'anno. Ora la sfida principale per la UE è di natura politica: come fare per continuare a sostenere le riforme a mano a mano che la pressione della crisi si attenua? Se i politici assumeranno un ruolo guida e mobiliteranno la volontà politica necessaria per attuare le riforme, comprese quelle impopolari, sarà possibile consolidare la crescita e garantire a tutti un miglior tenore di vita".

Secondo l'analisi della Commissione, il notevole impegno in termini di politiche profuso a tutti i livelli da qualche anno a questa parte ha notevolmente consolidato le basi dell'economia dell'Unione. Nel 2014-2015, tuttavia, la crescita rimarrà fragile e disomogenea, per cui bisogna mantenere lo slancio delle riforme. Il potenziale di crescita a lungo termine della UE è ancora relativamente modesto: gli elevati livelli di disoccupazione e la difficile situazione sociale miglioreranno lentamente e ci vorrà tempo per colmare l'enorme fabbisogno di investimenti.
Quest'anno sono state rivolte raccomandazioni a 26 paesi, da cui risulta che i progressi compiuti dal 2013 hanno dato risultati positivi.

Per Bruxelles l’Italia "nel 2015 deve operare un sostanziale rafforzamento della strategia di bilancio" per poter "assicurare che il debito sia su un percorso in discesa sufficiente". La Commissione sollecita l’Italia sull’utilizzo dei fondi Ue come leva per dare impulso al Paese. Sul tema del lavoro, poi, chiede di valutare gli effetti delle riforme e, se necessario, intervenire nuovamente; invita ad adoperarsi per la "piena tutela sociale dei disoccupati" e a rafforzare il legame tra politiche attive e passive. La Commissione, infine, si sofferma anche sulla necessità di aumentare il tasso di occupazione femminile e di tutelare i giovani fornendo "in tutto il Paese servizi idonei ai giovani non iscritti alle liste dei servizi pubblici per l'impiego ed esigere un impegno più forte da parte del settore privato a offrire apprendistati e tirocini di qualità entro la fine del 2014, in conformità agli obiettivi della garanzia per i giovani".

Le raccomandazioni specifiche per paese saranno discusse a giugno dai leader e dai ministri della UE, per poi essere formalmente adottate l'8 luglio dal Consiglio dei ministri delle Finanze dell'Unione. A quel punto spetterà agli Stati membri metterle in atto integrandole nell'elaborazione dei bilanci nazionali e delle altre politiche pertinenti per il 2015. Le raccomandazioni formulate nell'ambito del patto di stabilità e crescita saranno discusse e adottate in occasione del Consiglio dei ministri delle Finanze della UE del 20 giugno prossimo.

In allegato il testo delle Raccomandazioni Ue per l'Italia.



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