Progetto "Diffusione di best practices presso gli uffici giudiziari italiani", la Commissione Ue al Comitato di pilotaggio

Pubblicato Martedì, 24 febbraio 2009

Soddisfazione per i risultati raggiunti finora e grandi prospettive per il prossimo futuro sono le conclusioni più evidenti del Comitato di pilotaggio sul progetto “Diffusione di best practices presso gli uffici giudiziari italiani”, tenutosi lo scorso 23 febbraio, a Roma presso Tecnostruttura delle Regioni.
Come ha ricordato Barbara Repetto, assessore al Lavoro della Provincia autonoma di Bolzano, capofila del progetto, l’iniziativa nasce con l’intento di trasferire una buona prassi   - finanziata dalla Provincia nella scorsa programmazione Fse e realizzata nella Procura di Bolzano  - in altri uffici giudiziari del nostro Paese per migliorare le singole performance. Il progetto mira, infatti, ad aumentare l’efficienza degli uffici attraverso lo sviluppo dei processi di lavoro e di comunicazione interna ed esterna.
Più nello specifico l’obiettivo è quello di rendere trasparenti e semplificare i processi organizzativi interni e ridurre, così, sia i tempi di lavoro sia i livelli di spesa. La più alta qualità che si intende garantire andrà quindi a vantaggio sia degli utenti interni alle strutture sia agli utenti esterni. Il cittadino sarà così “più vicino” al sistema giustizia, sarà maggiormente informato sui servizi che può ottenere e sul funzionamento degli uffici giudiziari.
La stessa Commissione europea ha espresso pieno apprezzamento per il progetto. Philippe Hatt, capo unità per l’Italia della DG Occupazione, affari sociali e pari opportunità, presente all’incontro, ha sottolineato che “la Commissione ha fortemente caldeggiato lo sviluppo di questo progetto, per l'importanza che esso rappresenta e per i risultati che ha ottenuto nella sua prima esperienza nella programmazione 2000-2006. L'allargamento a diverse Autorità di Gestione del progetto, e il coinvolgimento di diversi partner istituzionali non può che confermare la validità dell'iniziativa”.
Il progetto, sempre secondo Hatt, coglie “tutte le opportunità messe a disposizione dai nuovi regolamenti comunitari ed interpreta in maniera efficace le possibilità che i regolamenti offrono. Questo è un progetto che sicuramente non è di facile attuazione ma penso possa dare un contributo notevole all'immagine positiva del Fondo sociale europeo.
Anche per questo è in previsione  una  presentazione internazionale a Bruxelles dell'iniziativa sotto il nostro patrocinio”.

A oggi tra Regioni e Province autonome sono 19 gli aderenti al progetto: PA Bolzano, coordinatrice dell’iniziativa, con il supporto di Tecnostruttura,  PA Trento,  Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia – Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia,  Toscana, Umbria, Veneto. Le risorse destinate sono pari a euro 16.425.000,00, tutte a valere sul Fondo sociale europeo.
Con le amministrazioni regionali partecipano anche il ministero di Giustizia – Dipartimento dell’Organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi, la Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per la Funzione pubblica, il  ministero del Lavoro, della salute e delle politiche sociali.
Il numero degli uffici giudiziari finora coinvolti è di 59unità, ma altri ancora, al momento in fase di valutazione, verranno aggiunti.