Online il nuovo numero di QT - Quaderni di Tecnostruttura

Pubblicato Lunedì, 22 dicembre 2014

Nell’ultimo anno gli ammortizzatori sociali sono stati oggetto di importanti trasformazioni. La necessità di intervenire sul tema è nata in primo luogo dal perdurare della crisi economica con la relativa ripercussione nel mercato produttivo e occupazionale e una sempre più evidente difficoltà di reperire risorse finanziarie adeguate. Inoltre è stato necessario delineare un quadro di regole di accesso agli strumenti di sostegno al reddito in deroga più omogeneo sull’intero territorio nazionale, assicurando una graduale transizione verso il nuovo regime delineato nella legge 92/2012 e nella legge delega 183/2014, il Jobs Act. In questo numero dei Quaderni tracciamo l’iter complesso dei lavori che hanno contrassegnato questo tema.

Il nostro approfondimento è dedicato ad affrontare il tema dell’attivabilità dell’intervento sostituivo della pubblica amministrazione in presenza di un DURC – Documento unico di regolarità contributiva – irregolare in presenza di operazioni cofinanziate con risorse di provenienza comunitaria. L’analisi ripercorre gli aspetti salienti dell’istituto e fornisce prime soluzioni interpretative, basate sull’orientamento assunto dalle istituzioni nazionali ed europee, ad alcune questioni più frequentemente riscontrate nella prassi applicativa.

Affrontiamo inoltre il tema delle unità di costo standard - metodologie utilizzate per la loro definizione, regole di gestione e attuazione, modalità di controllo di primo livello-, tema dibattuto nel corso dei lavori del convegno "La semplificazione dei costi nella rendicontazione del Fse", che si è tenuto a Firenze lo scorso novembre, e di cui presentiamo gli interventi dei relatori.

Nella sezione In Pillole offriamo un aggiornamento sull’attuazione del sistema di Istruzione e Formazione professionale – IeFP – a regime dallo scorso anno, di cui sono giunti a conclusione i primi percorsi.

L’intervento di Lucio Battistotti, direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, infine, illustra le linee di intervento per il prossimo futuro tratteggiate dalla Commissione europea. Un ambizioso e innovativo programma di lavoro, appena varato per il 2015, in cui le parole d'ordine sono tre: lavoro, crescita, investimenti.

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