Progetto BIG, le Regioni si confrontano sul Bilancio di genere

Pubblicato Martedì, 16 giugno 2015
Si è concluso il progetto interregionale “REGIONI BIG. Esperienze e metodi delle Regioni per i Bilanci di genere” e in un incontro a Torino, dal titolo “Esperienze e prospettive del bilancio di genere: le Regioni italiane a confronto”, sono state presentate le riflessioni e le prospettive che questa iniziativa ha suggerito.

Il progetto interregionale “REGIONI BIG. Esperienze e metodi delle Regioni per il Bilanci di genere” è stato condotto con la finalità di raccogliere, analizzare e capitalizzare le esperienze e le indicazioni strategiche e normative di Bilancio di genere realizzate a livello regionale, ha contribuito la raccolta e lo scambio di metodologie e buone pratiche e facilitato il dialogo e il confronto tra le istituzioni regionali e gli attori interessati.

In questa attività lo studio e la raccolta di metodologie legate al Bilancio di genere sono state finalizzate a creare una rete di prassi positive, interpretando il Bilancio di genere come strumento di buona amministrazione, come sede di analisi che l’Istituzione adotta per migliorare la propria performance, per indirizzare meglio le proprie politiche, per utilizzare efficacemente ed equamente le proprie risorse e per porre maggiore attenzione e meglio rispondere alle diverse esigenze della cittadinanza femminile e maschile.

Con queste finalità, è stata condotta un’attività di mappatura, analisi e confronto delle esperienze normative e attuative di Bilancio di genere, funzionale alla definizione di standard minimi e strumenti omogenei per la lettura di genere del Bilancio. Per arrivare alla definizione di standard comuni a tutte le pubbliche amministrazioni, l’attività condotta ha mirato non tanto all’adozione di regole unitarie, che avrebbero ridotto la possibilità per le singole istituzioni di declinare il Bilancio alle proprie caratteristiche, quanto piuttosto alla formulazione di un modello di “governance di parità”.

Con la conclusione del progetto, il lavoro prosegue grazie all’interesse mostrato da tutti gli attori coinvolti, esortati ora anche dalla decisione del Parlamento Ue che invita la Commissione europea a promuovere l'uso del mainstreaming di genere, il bilancio di genere e la valutazione dell'impatto di genere in tutti i settori e per ogni proposta legislativa, a tutti i livelli di governo. Di conseguenza, gli Stati membri dovrebbero introdurre la dimensione di genere nei loro bilanci, al fine di analizzare i programmi di governo e le politiche, il loro impatto sulla ripartizione delle risorse e il loro contributo alla parità tra uomini e donne.
RG