Previsioni economiche d'inverno 2016: nuove sfide da affrontare

Pubblicato Lunedì, 08 febbraio 2016
L'economia europea entra nel quarto anno di ripresa e la crescita prosegue ad un ritmo moderato, trainata soprattutto dai consumi, ma le grandi sfide che interessano gran parte dell’economia mondiale mettono a rischio le crescita dell’Europa.
Le previsioni d'inverno 2016 della Commissione indicano prospettive generali di crescita sostanzialmente invariate dall'autunno, anche se aumenta il rischio che, soprattutto a causa di fattori esterni, la crescita risulti inferiore a quanto anticipato. Nella zona euro la crescita dovrebbe raggiungere quest'anno l'1,7% rispetto all'1,6% dello scorso anno, per attestarsi all'1,9% nel 2017. Per l'UE invece si prevede che la crescita economica rimanga stabile all'1,9% quest'anno, portandosi al 2,0% l'anno prossimo.

Nel 2015 la produzione economica di tutti gli Stati membri ha registrato un incremento o è rimasta stabile. Entro il 2017 si prevede un'espansione delle economie di tutti gli Stati membri, anche se con tassi di crescita del PIL che continueranno ad essere considerevolmente diversi, a causa sia di caratteristiche strutturali che di situazioni congiunturali.
Sia per l'anno in corso che per il prossimo i consumi privati rimarranno il principale motore della crescita, sostenuti da un miglioramento del mercato del lavoro e della crescita del reddito reale disponibile. Anche gli investimenti dovrebbero beneficiare gradualmente dell'aumento della domanda, dei maggiori margini di profitto, delle condizioni di finanziamento favorevoli e di una progressiva attenuazione delle pressioni per la riduzione dell'indebitamento.

L'occupazione dovrebbe continuare a crescere, anche se in misura modesta. Parallelamente dovrebbe proseguire la diminuzione dei tassi di disoccupazione, anche se a un ritmo più lento rispetto all'anno scorso. Questa riduzione dovrebbe essere più marcata negli Stati membri che hanno riformato il mercato del lavoro. Il tasso di disoccupazione della zona euro dovrebbe passare dall'11% del 2015 al 10,5% del 2016, per attestarsi al 10,2% nel 2017. Nell'UE la disoccupazione dovrebbe scendere dal 9,5% del 2015 al 9,0% di quest'anno, raggiungendo l'8,7% l'anno prossimo.

Pierre Moscovici, commissario UE per gli Affari economici e finanziari, la fiscalità e le dogane, ha dichiarato: "Quest'inverno l'economia europea sta fronteggiando con successo nuove sfide. Tuttavia la debolezza della congiuntura internazionale costituisce un rischio: per questo è necessario essere estremamente vigili. Dobbiamo impegnarci ulteriormente per rafforzare gli investimenti, aumentare la nostra competitività in maniera intelligente e completare il lavoro di risanamento delle finanze pubbliche."

La Commissione aggiornerà le previsioni economiche a maggio 2016.