Crisi economica, nuovo incontro Governo - Regioni

Pubblicato Venerdì, 30 gennaio 2009

Si è svolto il 29 gennaio un nuovo incontro tra Governo e Regioni sulle misure anticrisi. Pubblichiamo le dichiarazioni del presidente della Conferenza delle Regioni e Province autonome Vasco Errani, riprese dal sito ufficiale della Conferenza (regioni.it).

Crisi: serve massima chiarezza
Nodo ammortizzatori e fondo sociale europeo

(regioni.it) "Il ritardo non può essere caricato sulle spalle delle Regioni". Lo ha affermato il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, al termine dell'incontro del 29 gennaio con il ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, sulle politiche anticrisi. E' da ottobre che le regioni hanno fatto le loro proposte, sollevato il problema, attivato iniziative sul territorio e sollecitato risposte a livello nazionale. "Ogni giorno che passa - ha sottolineato Errani - ci sono problemi che attendono risposte. Serve una accelerazione e chiarezza per evitare sorprese negative. Lunedì il Governo deve darci delle risposte''.
In particolare è stato chiesto al Governo "massima chiarezza sui fondi per le aree sottutilizzate": "dobbiamo iniziare a spenderle -ha sottolineato il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani - per fare politiche anticicliche".
Servono chiarimenti sulle risorse centrali "onde evitare partite di giro", in particolare è indispensabile fare chiarezza sull'utilizzo del Fondo sociale europeo senza andare alla riprogrammazione dei programmi operativi regionali.
"Ci preoccupa il fatto che si perda troppo tempo. Il nostro gruppo di lavoro è pronto a lavorare già da domani per analizzare la situazione e chiudere: i precari e i  lavoratori hanno bisogno di risposte". "Ancora una volta dimostriamo che le Regioni sono pronte a fare la loro parte e, fortunatamente hanno già attivato misure nei loro territori. Questa linea va però raccordata con l'esecutivo". Errani ha pertanto chiesto al governo di "dare corso all'accordo già preso con il premier sulla nettizzazione dei fondi comunitari per gli investimenti". "Serve un atto definitivo - ha detto Errani - del governo altrimenti avremo problemi con il Patto di stabilita'”.
La nostra è una piattaforma chiara e dimostra che ancora una volta siamo pronti. Del resto, tutte le Regioni hanno già attivato misure anticrisi che ora vanno raccordate all'azione del governo".
I Fondi per le aree sottoutilizzate sono destinati per l'85% al Mezzogiorno, per il 15% al nord. "Chiediamo ancora una volta la massima chiarezza per i Fondi per le aree sottoutilizzate - ha ribadito Errani - dobbiamo iniziare a spendere, il governo deve rispondere e dare un quadro di certezza. Ci preoccupa il fatto che si perda troppo tempo".
La cifra chiesta dal Governo alle Regioni per coprire gli ammortizzatori sociali non è distante da quanto pensavano di impegnare le Regioni, ma bisogna evitare "partite di giro". Per questo serve maggiore chiarezza. Bisogna capire cosa si finanzierà e come, e le risorse che mette il governo.
"Avevamo già proposto al Governo - ha sottolineato Errani - che almeno il 50% delle risorse del Fondo sociale europeo fosse destinato a due misure: occupabilità e adattabilità. Quella cifra è in linea con le proposte da noi avanzate. Tuttavia vogliamo rendere chiaro e trasparente il quadro. Innanzitutto va chiarito quello che è rendicontabile alla Commissione europea in relazione a queste due misure per evitare domani sorprese negative: le lettere della Commissione dicono che gli ammortizzatori non possono essere finanziati dal Fondo sociale europeo". Il rischo è che l’utilizzo delle risorse FSE per finanziare spese non ammissibili potrebbe comportare la revoca delle risorse. Nel caso avvengano dei controlli comunitari nel corso del tempo rispetto all’utilizzo delle risorse è molto probabile la perdita finanziaria per i programmi operativi interessati.