Banca d'Italia, presentata la Relazione annuale sul 2015

Pubblicato Martedì, 31 maggio 2016
“Si deve, e si può, fare di più” perché anche se ci sono “chiari segnali positivi” l’economia rimane ancora “lontana dai livelli precedenti la crisi” e la “ripresa è ancora da consolidare”. Così si è espresso il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco nelle Considerazioni finali che illustrano la Relazione annuale sul 2015.

C’è il dato positivo dell’occupazione: "La domanda di lavoro è tornata a crescere a un ritmo superiore alle attese di un anno fa, interessando aree, settori e categorie di lavoratori esclusi dai segnali di ripresa del 2014", agevolata anche dalla nuova disciplina dei rapporti di lavoro e dagli sgravi contributivi. Ma in generale la disoccupazione resta “troppo alta”, per questo serve attivare misure urgenti a cominciare da “un ulteriore taglio del cuneo fiscale”. 

Il governatore riconosce che sotto il profilo degli interventi molto è stato fatto, ma indica ulteriori priorità di riforma affinché il Paese continui il percorso avviato della ripresa: la “rimozione degli ostacoli all’attività di impresa derivanti dai fenomeni d’illegalità, da inefficienze delle amministrazioni pubbliche e della giustizia civile, da inadeguatezze nella regolamentazione dell’entrata e dell’uscita delle imprese dal mercato, da limitazioni alla concorrenza, da disponibilità e incentivi insufficienti per gli investimenti nell’innovazione, nella ricerca e nel capitale umano”. E ricorda che le riforme intraprese possono essere efficaci "anche se i loro effetti si esplicano soprattutto nel medio periodo".

La politica monetaria guarda all’intera area euro: “Offre oggi al nostro Paese condizioni molto favorevoli, da cogliere per intervenire ancora con riforme di struttura, necessarie per rilanciare l’attività di impresa e creare maggiori, e migliori, opportunità di lavoro, in particolare per i giovani”.

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