Sviluppo sostenibile, presentato il Rapporto Asvis

Pubblicato Mercoledì, 05 ottobre 2016
Con oltre 4,5 milioni di poveri assoluti, un tasso di occupazione femminile inferiore al 50%, oltre 2 milioni di giovani che non studiano e non lavorano; con investimenti in ricerca e sviluppo di poco superiori all’1% del PIL, tassi di abbandono scolastico del 27,3% per i figli di genitori meno istruiti a fronte del 2,7% per i figli di genitori in possesso di laurea, l’Italia dimostra di essere ancora lontana dal percorso di sostenibilità delineato dall’Agenda 2030 e dagli impegni sottoscritti all’ONU un anno fa. Questo il panorama tracciato nel primo Rapporto Asvis - Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile - su “L’Italia e gli obiettivi di Sviluppo Sostenibile”, prima analisi della situazione dell’Italia rispetto ai 17 Obiettivi e 169 Target dell’Agenda 2030. 


Il Rapporto contiene approfondimenti analitici per ciascuno dei 17 Goal dell’Agenda 2030, nonché una rassegna delle strategie disegnate da altri Paesi europei (Francia, Germania, Finlandia, Svizzera, ecc.), e illustra alcune proposte per interventi di natura istituzionale e ordinamentale, e per politiche economiche, sociali ed ambientali integrate.


L’adozione dell’Agenda 2030 e dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile ha dimostrato quanto sia superata l’idea che la sostenibilità riguardi solo l’ambiente. “Finalmente si parla di sviluppo sostenibile non solo legato all'ambiente” ha infatti sottolineato Stafano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni e dell’Emilia-Romagna, durante la presentazione del Rapporto. Anche se l'elemento della sostenibilità richiama innanzitutto aria, acqua e suoli, è pur vero che: "Tutto questo - ha proseguito Bonaccini - ha a che fare con l'economia circolare che spesso associamo al ciclo dei rifiuti, ma che riguarda uno spettro molto più ampio. Da una parte c'è la preoccupazione per l'insostenibilità di un modello di sviluppo, dall'altra c'è la bioeconomia che può innescare nuove capacità. L'economia circolare, secondo recenti studi, può portare 1,8 trilioni nel 2030 e contribuire alla crescita del Pil. Su questo le Regioni si stanno impegnando, alcune hanno già approvato mozioni in tal senso, la sensibilità sta cambiando”.


All’incontro, oltre a Bonaccini, hanno partecipato il sottosegretario Sandro Gozi in rappresentanza del governo, Marco Frey, presidente della Fondazione Global Compact Network Italia, Alberto Quadrio Curzio, presidente dell’Accademia dei Lincei, Maria Edera Spadoni e Lia Quartapelle, rispettivamente Presidente e vice-presidente del Comitato Permanente sull’Attuazione dell’Agenda 2030 e gli obiettivi di Sviluppo Sostenibile della Commissione Esteri della Camera. Le conclusioni sono state affidate a Pierluigi Stefanini, Presidente dell’Asvis.

 

In allegato il Rapporto Asvis

 


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