Politica di coesione: più flessibilità, meno burocrazia e combinazione semplificata con il FEIS

Pubblicato Lunedì, 18 dicembre 2017

I negoziatori della Commissione, del Parlamento europeo e del Consiglio hanno raggiunto, lo scorso 12 dicembre, un accordo provvisorio sul riesame intermedio del regolamento sulla politica di coesione per il periodo 2014-2020. 

Gli obiettivi principali del riesame erano la riduzione della burocrazia per i beneficiari dei fondi e la semplificazione della combinazione con il Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), così come previsto nel piano Juncker, per contribuire a finanziare progetti promettenti, ma più rischiosi.

La Commissaria Crețu ha dichiarato: "Mi compiaccio di questo accordo. Una politica di coesione ancora più semplice e più flessibile è una nostra priorità, anche per il periodo successivo al 2020. Lo facciamo per gli imprenditori, per le imprese e per i cittadini". 

Sulla base delle proposte del gruppo ad alto livello sulla semplificazione per ottenere il rimborso da parte della UE, adesso i beneficiari potranno utilizzare delle stime, ad esempio somme forfettarie per alcune categorie di costi. Per quanto riguarda la semplificazione della combinazione con il FEIS, i negoziatori hanno deciso di chiarire ulteriormente le possibilità esistenti e di offrire incentivi alle autorità nazionali e locali che gestiscono i progetti finanziati dalla UE.

D’ora in poi i fondi della politica di coesione investiti in progetti del FEIS non richiederanno più il cofinanziamento nazionale. Il regolamento rivisto offrirà inoltre la possibilità di strumenti finanziari combinati laddove il contributo della politica di coesione copra le prime perdite.