Ue, le previsioni economiche di primavera 2018

Pubblicato Giovedì, 03 maggio 2018

I tassi di crescita della UE e della zona euro superano le aspettative nel 2017 e si attestano al 2,4%, il livello più elevato degli ultimi 10 anni. La crescita dovrebbe rimanere forte nel 2018 e rallentare solo lievemente nel 2019, con tassi rispettivamente del 2,3% e del 2,0% sia nella UE che nella zona euro.

La disoccupazione continua a calare e si attesta attualmente attorno ai livelli precedenti alla crisi, i consumi privati sono ancora forti e le esportazioni e gli investimenti hanno registrato un aumento. Tuttavia l'economia è più esposta a fattori di rischio esterni, che sono divenuti più incisivi e più sfavorevoli.

Questi i rilievi evidenziati nelle previsioni economiche di primavera 2018 appena pubblicate dalla Commissione europea, che si basano su ipotesi tecniche relative ai tassi di cambio, ai tassi di interesse e ai prezzi delle materie prime, aggiornate al 23 aprile; per tutti gli altri dati, comprese le ipotesi relative alle politiche governative, le previsioni tengono conto delle informazioni disponibili fino al 23 aprile incluso.  

“L'Europa continua a godere di una crescita sostenuta – ha dichiarato Pierre Moscovici, commissario per gli Affari economici e finanziari, la fiscalità e le dogane - che ha contribuito a far scendere la disoccupazione al livello più basso degli ultimi dieci anni. Crescono gli investimenti e migliorano le finanze pubbliche e il disavanzo nella zona euro dovrebbe scendere ad appena lo 0,7% del PIL quest'anno. In questo scenario roseo il rischio più importante è rappresentato dal protezionismo, che non deve diventare la nuova normalità poiché non farebbe che danneggiare quella parte dei nostri cittadini che ha più bisogno di essere tutelata”.

Secondo lo studio Ue la crescita robusta favorisce un'ulteriore riduzione dei livelli di disavanzo e di debito pubblico e il miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro. Il disavanzo aggregato della zona euro è attualmente inferiore all'1% del PIL e dovrebbe scendere al di sotto del 3% in tutti gli Stati membri della zona euro nel corso dell'anno.

La disoccupazione continua a calare e si attesta attualmente attorno ai livelli precedenti alla crisi. Nella UE la disoccupazione dovrebbe continuare a diminuire, passando dal 7,6% nel 2017 al 7,1% nel 2018 e al 6,7% nel 2019. La disoccupazione nella zona euro dovrebbe scendere dal 9,1% nel 2017 all'8,4% nel 2018 e al 7,9% nel 2019. 

Nella zona euro il numero degli occupati è attualmente al livello più elevato dall'introduzione dell'euro, ma persiste una certa stagnazione del mercato del lavoro. Mentre in alcuni Stati membri la disoccupazione è ancora elevata, in altri diventa sempre più difficile coprire i posti di lavoro disponibili.

Con il miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro e i conseguenti effetti positivi sui bilanci degli Stati membri, secondo le previsioni Ue, il 2018 dovrebbe essere il primo anno dall'avvio dell'Unione economica e monetaria in cui tutti i governi hanno un disavanzo di bilancio inferiore al 3% del PIL, come indicato nel trattato.

Nel 2017, con l'accelerazione dell'economia, la crescita del PIL reale ha raggiunto il 2,4% sia nella UE che nella zona euro. La crescita dovrebbe proseguire a ritmo sostenuto grazie a livelli elevati di consumi e alla forza delle esportazioni e degli investimenti. Sia la UE che la zona euro dovrebbero crescere del 2,3% quest'anno. La crescita in entrambe le zone dovrebbe calare al 2,0% nel 2019 a causa di strozzature che diventano più evidenti in alcuni paesi e settori, dell'adeguamento della politica monetaria alle circostanze e di un certo rallentamento della crescita del commercio mondiale.

Per consentire un raffronto nel tempo, le proiezioni per la UE per il 2019 contenute nelle previsioni riguardano tutti i 28 Stati membri, compreso il Regno Unito. Tenendo conto dei negoziati in corso sui termini del recesso del Regno Unito dalla UE, le proiezioni della Commissione per il periodo post-brexit si fondano sull'ipotesi puramente tecnica dello status quo in termini di relazioni commerciali tra la UE a 27 e il Regno Unito. 

Le prossime previsioni della Commissione europea saranno le previsioni economiche intermedie d'estate 2018, pubblicate a luglio.

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