Giornata del Mezzogiorno, un convegno a Bari per dibattere sui problemi del Meridione

Pubblicato Venerdì, 25 settembre 2009
Si è tenuta a Bari lo scorso 16 settembre una manifestazione dal titolo "Giornata del Mezzogiorno", organizzata dalla Presidenza della Regione Puglia. L'evento ha rappresentato l'occasione per le Regioni del Sud Italia di un confronto sulle sfide e sulle prospettive comuni e per tratteggiare i primi indirizzi per lo sviluppo di una futura politica del Mezzogiorno.
Esiste ancora la "Questione Meridionale"? Come garantire qualità ed efficienza dei servizi pubblici nelle diverse aree del Paese? Quali i nodi critici della Legge Calderoli? Luci e ombre del federalismo fiscale. Questi i principali interrogativi ai quali i relatori, nel corso della prima parte della mattinata, hanno cercato di offrire risposte.
La necessità di "ripartire dal rifiuto delle caricature" per affrontare la crisi è stato invece il focus attorno al quale si è sviluppato il dibattito nel corso della tavola rotonda, dedicata al tema "Crisi economica - Sviluppo del Mezzogiorno - Crescita dell'Italia", alla quale hanno preso parte i presidenti delle Regioni Molise, Michele Iorio, Puglia, Nichi Vendola, e Campania, Antonio Bassolino.
Tutti i presidenti hanno concordato sulla necessità di sovvertire l'idea ormai radicata nell'immaginario collettivo, che vede il Sud come una sorta di "zavorra" che impedisce all'Italia di conoscere una crescita che le consentirebbe di competere con i Paesi più all'avanguardia in Europa. Le Regioni del Mezzogiorno vogliono contribuire allo sviluppo del Paese ma si trovano a scontrarsi costantemente con problemi quali il contrasto alla crescente disoccupazione da un lato e i continui "tagli" sia  alle risorse ordinarie che a quelle europee.
L'accento è stato posto in particolare sulle risorse Fas (Fondo aree sotto utilizzate). I fondi Fas, hanno sottolineato i presidenti, sono risorse destinate al Sud che rischiano di essere dirottate verso il Nord. Il blocco di queste risorse e dei Par (Piani attuativi regionali), per destinarle a sopperire all'inadeguatezza delle risorse statali a coprire il fabbisogno di ammortizzatori sociali, ha fortemente penalizzato le regioni del sud impedendo loro di utilizzarle per lo sviluppo di progetti infrastrutturali strategici per il territorio.
A conclusione dei lavori è stata unanime la richiesta dei presidenti di porre la questione meridionale al centro della politica nazionale, cercando un confronto costante con il governo e il parlamento per individuare un'adeguata forma di governo per il Mezzogiorno. Una possibile strada? La ricostituzione del vecchio Comitato del Mezzogiorno.
TC