Conferenza nazionale sulle politiche della disabilità, l’applicazione in Italia della Convenzione Onu al centro del dibattito

Pubblicato Venerdì, 02 ottobre 2009

"Tutti uguali, tutti unici". Lo slogan della terza Conferenza nazionale sulle politiche della disabilità sintetizza così lo spirito che anima i lavori a Torino. La prima giornata si è aperta con la sessione plenaria che ha offerto una panoramica generale sullo stato dell'arte sulle politiche di integrazione per le persone con disabilità.

Tra gli interventi della mattina, la professoressa Maria Rita Saulle, giudice costituzionale, ha ripercorso l'iter della Convenzione delle Nazioni Unite per i diritti delle persone con disabilità. Avendo vissuto da protagonista il percorso di stesura del testo ne ha sottolineato i passaggi più innovativi e ha ricordato le difficoltà di applicazione in Italia. Istruzione, salute e lavoro sono i tre fondamentali temi su cui la Convenzione Onu ha dato un vero contributo di sviluppo, ha segnato una vera e propria apertura verso l'integrazione delle persone con disabilità, attraverso l'accesso garantito alla scuola, al lavoro, ai servizi essenziali di assistenza.

Alexander Vladychenko, direttore generale per la coesione sociale al Consiglio d'Europa, ha sottolineato come il caso italiano, costituito dalla presenza delle Regioni e degli organismi regionali nei percorsi programmatori, gestionali ed attuativi degli obblighi della Convenzione Onu, come evidenziato dal giudice Saulle, rappresenti una novità internazionale da saper  valorizzare.

È l'approccio stesso al mondo delle persone con disabilità che è ormai cambiato: il criterio assistenzialistico è superato a favore di un riconoscimento attivo dei disabili alla vita attiva e alle scelte che determinano la loro piena integrazione nella società. Con questo criterio sintetizzato in "Niente su di noi, senza di noi" sono stati impostati i lavori per l'istituzione dell'Osservatorio sulla condizione delle persone con disabilità, che tra i 40 membri che lo comporranno prevede, infatti, rappresentanti non solo delle istituzioni nazionali, ma anche di enti locali, Regioni, parti sociali e soprattutto delle associazioni più rappresentative del mondo delle persone con disabilità. Come ha illustrato il sottosegretario al Lavoro, Eugenia Roccella, l'Osservatorio sarà uno strumento fondamentale per monitorare l'applicazione dei principi della Convenzione Onu nel nostro Paese. Spetterà a questo il compito di redigere il Rapporto periodico sull'applicazione della Convenzione Onu, così come previsto dall'art. 35; la relazione al Parlamento sull'applicazione della legge 104/92; e parteciperà alla stesura del programma di azione biennale per la definizione e proposizione delle politiche nazionali da attuare nel settore. L'iter per l'istituzione formale dell'Osservatorio è ancora in corso, il decreto attuativo è previsto per la fine dell'anno:  "Questa terza conferenza rappresenta almeno negli intenti - ha spiegato il sottosegretario - un primo incontro tra tutte le parti interessate per raccogliere proposte ed eventuali critiche sulla via intrapresa, una sorta di prima riunione informale dell'Osservatorio".

I lavori della Conferenza sono poi proseguti con approfondimenti in 7 sessioni tematiche e sono conclusi con il dibattito in plenaria sabato 3 ottobre.