EUROPA 2020: una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva

Pubblicato Mercoledì, 24 marzo 2010

Una nuova strategia che aiuti i Paesi membri a superare con successo l'attuale momento di crisi: è la sfida lanciata dalla Commissione europea con la presentazione a  Bruxelles, lo scorso 3 marzo,  della Comunicazione "Europa  2020: una strategia per una crescita intelligente sostenibile e inclusiva".
Con l'intento di "prendere in mano il proprio futuro" promuovendo "l'agire in modo collettivo", la nuova strategia punta a creare più posti di lavoro e una vita migliore.

Tre i focus attorno ai quali si sviluppa Ue 2020:

- Una crescita intelligente: attraverso lo sviluppo di un'economia basata sulla conoscenza e l'innovazione;
- Una crescita sostenibile: dando impulso ad un'economia più efficiente sotto il profilo delle risorse, più verde e più competitiva;
- Una crescita inclusiva: promuovendo un'economia con un alto tasso di occupazione che favorisca la coesione sociale e territoriale.

Cinque gli obiettivi/sfide sui quali gli Stati membri saranno chiamati a misurarsi nel  prossimo futuro che riguardano occupazione, ricerca, green economy, istruzione e povertà:

- il 75% delle persone di età compresa tra 20 e 64 anni deve avere un lavoro;
- il 3% del Pil della Ue deve essere investito in R&S;
- i traguardi "20/20/20" in materia di clima/energia devono essere raggiunti (compreso un incremento del 30% della riduzione delle emissioni se le condizioni lo permettono);
- il tasso di abbandono scolastico deve essere inferiore al 10% e almeno il 40% dei giovani deve essere laureato;
- 20 milioni di persone in meno devono essere a rischio di povertà.

"Traguardi ambiziosi, ma raggiungibili poiché sostenuti da proposte concrete" ha  annunciato il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso in occasione della presentazione della nuova Strategia. "Abbiamo i nuovi strumenti e una rinnovata ambizione - ha proseguito Barroso - ora dobbiamo trasformare i nostri obiettivi in realtà".

La risposta degli Stati Membri? Una Strategia condivisibile che accantona l'enfasi e gli accenti trionfalistici che caratterizzavano la Strategia di Lisbona per lasciare spazio ad un'analisi che sottolinea la necessità di fissare traguardi comuni realistici.
Rispetto ai target di Ue 2020, l'Italia - in linea con gli altri Paesi membri - ritiene opportuno che la decisione su quali indicatori - obiettivo adottare e quali debbano essere i valori di riferimento sia demandata al Consiglio europeo di giugno unitamente alla definizione degli orientamenti.
Questo consentirà di assicurare coerenza tra obiettivi nazionali ed europei e garantire il necessario equilibrio tra ambizione e realismo.
Il 25 e 26 Marzo prossimo il Consiglio europeo si pronuncerà sulla proposta italiana e degli altri Stati Ue.

In allegato il testo di "Europa 2020".



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