Una risposta coordinata alla pandemia Covid-19 discussa dai ministri degli Affari europei

Pubblicato Mercoledì, 21 aprile 2021

La pandemia Covid-19 e le relative contromisure sono state ancora una volta al centro dell'incontro dei ministri degli Affari europei. Riunitisi lo scorso 20 aprile, i ministri hanno fatto il punto, specificatamente, sullo stato di avanzamento dei vaccini, il lavoro in corso sui certificati verdi digitali, la situazione epidemiologica e le limitazioni ai viaggi.

Il 14 aprile gli ambasciatori presso la Ue hanno approvato il mandato del Consiglio di negoziare il certificato verde digitale con il Parlamento, inteso a facilitare la libera circolazione sicura delle persone all'interno dell'Unione europea durante la pandemia Covid-19. I negoziati nel quadro della procedura legislativa ordinaria dovrebbero svolgersi a maggio, in vista della conclusione a giugno. Il lavoro tecnico in corso sui certificati digitali interoperabili Covid-19 fa parte dei preparativi per un approccio comune alla futura revoca graduale delle restrizioni. Al momento, però, le attuali misure, a causa della grave situazione epidemiologica, anche sui viaggi non essenziali, saranno mantenute.

La Presidenza, poi, ha aggiornato i ministri degli Affari europei sui lavori per l'organizzazione della Conferenza sul futuro dell'Europa. Tra le ultime novità, c'è il lancio della piattaforma digitale dei cittadini, disponibile dallo scorso 19 aprile: uno strumento in più per agevolare il dialogo, coinvolgere i cittadini in un ampio dibattito sul futuro dell'Europa nel prossimo decennio e oltre, anche alla luce della pandemia Covid-19.

In merito al dialogo annuale sullo stato di diritto, i ministri hanno tenuto la seconda discussione specifica per paese sugli sviluppi dello Stato di diritto trattando cinque Stati membri: Germania, Irlanda, Grecia, Spagna e Francia. “L'obiettivo generale di questo esercizio – ha ricordato Ana Paula Zacarias, segretario di Stato portoghese per gli Affari europei - è migliorare ulteriormente lo Stato di diritto nell'Unione europea, tra cui: il rafforzamento di sistemi giudiziari indipendenti, la creazione di quadri anticorruzione efficaci che promuovano la trasparenza e la responsabilità, l'istituzione di garanzie per il pluralismo dei media, altre questioni legate a controlli ed equilibri e all'avvicinamento dei cittadini al processo decisionale. Consente un dibattito aperto e costruttivo sulla situazione relativa allo Stato di diritto in tutti gli Stati membri”.

Infine i ministri degli Affari europei hanno valutato lo stato di avanzamento delle relazioni Ue-Regno Unito e dell'allargamento della Ue rispetto ad alcuni Paesi balcani.