Covid-19, i nuovi provvedimenti del Consiglio dei ministri

Pubblicato Venerdì, 23 luglio 2021

“Un uso esteso del green pass non è un atto di arbitrio, ma una condizione per le aperture”. Con questa premessa Mario Draghi, presidente del Consiglio dei ministri, ha illustrato, le nuove misure adottate dal governo per fronteggiare la pandemia da Covid-19 e, in particolare, sull'uso del green pass.
“La variante Delta del virus è minacciosa, altri Paesi europei sono più avanti di noi nei contagi, ma - ha spiegato Draghi - abbiamo imparato che senza reagire subito, quello che vediamo succedere in Francia o Spagna dobbiamo prevedere si ripeta in Italia, in assenza di provvedimenti”.

In primo luogo, il Consiglio dei ministri, del 22 luglio, ha deciso la proroga fino al 31 dicembre 2021 dello stato di emergenza, che era stato decretato il 31 gennaio 2020. Questo consentirà di poter agire con procedure più snelle in tutti i settori che necessitano di interventi d’urgenza per il contrasto della pandemia, in particolare per l’emissione delle ordinanze relative al completamento della campagna vaccinale, il ritorno a scuola degli studenti e del personale previsto a settembre, lo svolgimento delle elezioni amministrative ad ottobre.

Sul green pass sono state fissate le regole di utilizzo, che saranno operative a partire dal prossimo 6 agosto. Dovrà essere mostrato da tutti i cittadini di età superiore ai 12 anni, fatta eccezione per “i soggetti che hanno idonea certificazione medica”. Il decreto stabilisce che ottiene il green pass chi ha ricevuto la prima dose di vaccino, oppure ha un certificato di guarigione nei precedenti sei mesi, oppure ha effettuato un test molecolare o antigenico o salivare nelle 48 ore precedenti e ha avuto esito negativo. Il green pass sarà scaricabile dal cittadino subito dopo la prima dose di vaccino e sarà necessario per poter usufruire di alcuni servizi: andare al ristorante al chiuso e negli altri locali come bar, pub, pasticcerie e gelaterie al chiuso e sedersi al tavolo; non sarà invece necessario il green pass per chi sta all’aperto o consuma al bancone.

Il green pass sarà obbligatorio anche per numerose attività del tempo libero, quali spettacoli aperti al pubblico, musei, istituti e luoghi della cultura, mostre, sagre e fiere, convegni e congressi, centri termali, parchi tematici e di divertimento, centri culturali, centri sociali e ricreativi limitatamente alle attività al chiuso, sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò.

Per viaggiare in Italia, invece, al momento non sarà necessario esibire il green pass. Su treni, aerei e navi il governo ha deciso di rinviare l’entrata in vigore dell’obbligo di esibire la certificazione verde. Rimangono comunque valide le regole già previste che impongono di indossare la mascherina e il distanziamento sia per i posti a sedere, sia quando si sta in piedi.

Nella stessa seduta, il Consiglio dei ministri ha inoltre deliberato nuovi criteri per la “colorazione” delle Regioni. Il decreto cambia i parametri per il passaggio tra le varie fasce di rischio: per rimanere in zona bianca, ad esempio, “l’incidenza settimanale dei contagi deve essere inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti per tre settimane consecutive. Se l’incidenza è superiore a 50 casi, il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da Covid-19 non deve superare il 15% e quello in terapia intensiva il 10%”. All'estremo opposto, si passa in zona rossa se “l’incidenza settimanale dei contagi è pari o superiore a 150 casi ogni 100.000 abitanti e il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da Covid-19 è superiore al 40 % e quello in terapia intensiva è superiore al 30%”. I dati devono essere comunicati dalle Regioni “entro cinque giorni dalla data di entrata in vigore del decreto. La comunicazione può essere aggiornata con cadenza mensile sulla base di posti letto aggiuntivi, che non incidano su quelli già esistenti e destinati ad altre attività”.

Per maggiori dettagli, è disponibile il comunicato stampa del governo sugli esiti del Consiglio dei ministri del 22 luglio.