Ripresa e resilienza, il Consiglio Ue guarda al futuro

Pubblicato Venerdì, 26 novembre 2021

“Le conclusioni concordate dagli Stati membri sono un importante passo avanti nel nostro percorso comune per ricostruire insieme un'Europa più resiliente”. Il commento di Gašper Dovžan, segretario di Stato sloveno presso il ministero degli Affari Esteri, è la sintesi delle conclusioni raggiunte dal Consiglio europeo dello scorso 23 novembre, durante il quale, oltre alle misure per la ripresa economica, sono stati dibattuti anche il programma di lavoro della Commissione europea per il prossimo anno e il bilancio Ue 2022.

Le misure volte a migliorare la resilienza, la preparazione e la risposta alla crisi fin qui adottate dalla Ue stanno garantendo la ripresa ed hanno favorito una maggiore consapevolezza globale della situazione e al processo decisionale a livello europeo. Ora, secondo il Consiglio, la situazione deve evolvere, traendo insegnamento da quanto accaduto con la pandemia di Covid-19. In futuro, la UE deve essere pronta ad affrontare crisi di diversa natura, transettoriali e transfrontaliere, che richiederanno una migliore gestione. Tra i vari strumenti da attivare, il Consiglio ha ribadito che una migliore comunicazione strategica e di crisi e la lotta alla disinformazione sono fondamentali per sostenere la risposta alle crisi e costruire la fiducia del pubblico.
Il Consiglio ha, inoltre, sottolineato che le misure relative alla crisi dovrebbero essere temporanee, proporzionate e pienamente coordinate, con l'obiettivo di ripristinare quanto prima il normale funzionamento del mercato unico, compresa la libera circolazione di persone, beni, servizi e capitali come previsto dai trattati.

Sul bilancio UE 2022, il Consiglio ha deciso per l’adozione, a seguito di un accordo raggiunto con il Parlamento europeo il 16 novembre 2021. Il bilancio del prossimo anno fissa gli impegni totali a 169,5 miliardi di euro e i pagamenti a 170,6 miliardi di euro. Il bilancio del prossimo anno riflette le principali priorità della UE: ripresa economica, lotta ai cambiamenti climatici e transizione verde e digitale. Lascia inoltre risorse sufficienti nell'ambito dei massimali di spesa del quadro finanziario pluriennale 2021-2027 per consentire alla UE di reagire a esigenze imprevedibili.

Durante i lavori, il Consiglio ha poi dedicato una discussione specifica al dialogo annuale sullo stato di diritto, concentrandosi sulla situazione in cinque Paesi tra cui l’Italia, ricordando l’importanza di garantire i principi di obiettività, non discriminazione e parità di trattamento di tutti gli Stati membri. Ogni Stato ha presentato gli sviluppi chiave e gli aspetti particolari del proprio quadro nazionale sullo stato di diritto, partendo dai principali risultati riportati nelle specifiche relazioni 2021.

Durante i lavori, poi, la Commissione ha presentato il suo programma di lavoro per il 2022: questo contributo sarà utile a comporre la dichiarazione congiunta sulle priorità legislative per il 2022, che sarà concordata dalle tre istituzioni UE entro la fine dell'anno.

Per maggiori informazioni, consulta le conclusioni del Consiglio Ue.