Semestre europeo - pacchetto d'autunno: l’economia UE dalla ripresa all’espansione

Pubblicato Giovedì, 25 novembre 2021

"L'economia europea è in forte crescita, ma è soggetta a forti turbolenze” ha spiegato Paolo Gentiloni, commissario per l'Economia. “Il panorama economico complesso richiede politiche attentamente calibrate: dobbiamo mantenere la ripresa sulla buona strada e, al tempo stesso, passare a un modello di crescita più sostenibile, competitivo e inclusivo per l'era post-pandemia. Per la zona euro chiediamo un orientamento di bilancio moderatamente favorevole per il 2022, ponendo l'accento sugli investimenti, dotando i lavoratori di nuove competenze e salvaguardando la solvibilità delle imprese redditizie. Gli squilibri macroeconomici, che la pandemia ha in molti casi aggravato, - ha concluso Gentiloni - richiedono un'attenzione particolare. Il dispositivo per la ripresa e la resilienza è attualmente in fase di attuazione in 22 paesi della UE, il cui obiettivo è spendere, soltanto nel 2022, circa il 40 % del totale delle sovvenzioni concesse loro. Forse sarà proprio questa la sfida – e l'opportunità – maggiore per l'anno a venire: fare in modo che queste intenzioni si traducano in realtà".

Questo il commento del commissario Gentiloni all’avvio del semestre europeo 2022 per il coordinamento delle politiche economiche annunciato dalla Commissione europea, lo scorso 24 novembre. Il pacchetto d’autunno del semestre, in particolare, comprende l'analisi annuale della crescita sostenibile, i pareri sui documenti programmatici di bilancio (DPB) dei paesi della zona euro per il 2022, le raccomandazioni strategiche per la zona euro e la proposta di relazione comune sull'occupazione della Commissione. Il pacchetto si basa sulle previsioni economiche d'autunno 2021, secondo le quali l'economia europea sta passando dalla ripresa all'espansione, ma si trova ora ad affrontare alcune nuove turbolenze.

L'analisi annuale della crescita sostenibile di quest'anno vede l'Unione europea allontanarsi dalla gestione della crisi per dirigersi verso una ripresa sostenibile ed equa, che rafforzi la resilienza dell'economia della UE. Stabilisce inoltre le modalità che permetteranno una maggiore integrazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza - il fulcro su cui è imperniato NextGenerationEU - nel nuovo ciclo del semestre europeo. Infine definisce il modo in cui gli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) saranno ulteriormente integrati nel semestre europeo per fornire relazioni OSS adeguatamente aggiornate e coerenti in tutti gli Stati membri.

Il dispositivo per la ripresa e la resilienza, con una dotazione di 723,8 miliardi di euro in sovvenzioni e prestiti, svolgerà un ruolo centrale nella costruzione di un'economia resiliente imperniata sull'equità. Mediante l'integrazione delle priorità della UE nel dispositivo per la ripresa e la resilienza, il semestre europeo orienterà più efficacemente gli Stati membri nella realizzazione concreta della transizione verde e digitale e nella costruzione di un'economia dell'UE più resiliente.
Ad oggi la Commissione ha validato 22 piani nazionali di ripresa e resilienza, tutti approvati dal Consiglio. Complessivamente i piani approvati finora dal Consiglio rappresentano 291 miliardi di euro in sovvenzioni e 154 miliardi di euro in prestiti. La Commissione ora invita gli Stati membri a garantire che le riforme e gli investimenti nazionali riflettano le priorità individuate nell'analisi annuale della crescita sostenibile.

I pareri della Commissione sui documenti programmatici di bilancio per il 2022 si basano sulle raccomandazioni di politica di bilancio adottate dal Consiglio nel giugno 2021 e tengono conto del fatto che la clausola di salvaguardia generale del patto di stabilità e crescita continuerà ad applicarsi nel 2022. La situazione attuale mostra che gli Stati membri stanno revocando le misure temporanee di emergenza, concentrando sempre di più le misure di sostegno sulla ripresa. Nel 2022 le sovvenzioni del dispositivo per la ripresa e la resilienza finanzieranno il 24 % del totale delle misure di sostegno alla ripresa. Secondo le proiezioni, l'orientamento di bilancio della zona euro sarà espansivo nel periodo 2020-2022.

La raccomandazione sulla politica economica della zona euro presenta agli Stati membri una consulenza specifica sugli aspetti che incidono sul funzionamento della zona euro nel suo complesso. La Commissione, in particolare, sottolinea l'importanza di una transizione da misure di emergenza a misure di ripresa nei mercati del lavoro grazie all'efficacia delle politiche attive del mercato del lavoro, in linea con la raccomandazione della Commissione relativa a un sostegno attivo efficace all'occupazione a seguito della crisi Covid-19.

Sul fronte dell’occupazione, la relazione comune conferma che il mercato del lavoro è in fase di ripresa, anche se l'occupazione non è ancora tornata ai livelli pre-crisi. Per contrastare le difficoltà per i lavoratori e per le imprese acquistano una particolare importanza le politiche attive del mercato del lavoro e in particolare il sostegno alle transizioni professionali. La partecipazione alle forme di apprendimento per adulti, in parte ridotta a causa della pandemia, registra ancora marcate differenze tra gli Stati membri ed è quindi da incentivare. Infine i sistemi di protezione sociale hanno contribuito al superamento della crisi Covid-19 senza che ne derivasse un incremento sostanziale del rischio di povertà o delle disparità di reddito. Questo risultato è stato possibile anche grazie al sostegno consistente fornito dalla UE e dagli Stati membri, ad esempio mediante regimi di riduzione dell'orario lavorativo e altre misure di conservazione dei posti di lavoro, introdotti o prorogati durante la crisi e finanziati tramite lo strumento SURE.

In molti paesi permangono tuttavia divari in materia di protezione sociale, che interessano soprattutto i lavoratori atipici e i lavoratori autonomi. L'analisi contenuta nella relazione comune sull'occupazione 2022 si basa sul quadro di valutazione della situazione sociale riveduto, che sostiene attualmente il monitoraggio di 18 dei 20 principi del pilastro europeo dei diritti sociali. Ciò contribuirà alla valutazione approfondita delle principali sfide occupazionali e sociali negli Stati membri. In occasione del vertice sociale di Porto, i leader dell'UE hanno approvato il piano d'azione sul pilastro europeo dei diritti sociali, che fissa tre obiettivi principali della UE in materia di occupazione, competenze e riduzione della povertà entro il 2030: tali obiettivi sono ora integrati nella relazione comune sull'occupazione.

La Commissione invita ora l'Eurogruppo e il Consiglio ad esaminare e approvare gli orientamenti proposti e attende un confronto con il Parlamento europeo sui contenuti di questo pacchetto e su ogni tappa successiva del ciclo del semestre europeo.

Per approfondimenti, consulta il “Semestre europeo - pacchetto d'autunno: uscire più forti dalla crisi e rendere l'Europa più verde e più digitale