Job & Orienta, i ministri Bianchi e Orlando dialogano con le Regioni su istruzione, formazione e lavoro

Pubblicato Sabato, 27 novembre 2021

“Un sistema educativo per tutti e per ognuno”, che aiuti la trasformazione sociale che stiamo vivendo, rendendoci più pronti e, quindi, che non ci riporti a “come eravamo, ma verso come saremo”.
Patrizio Bianchi, ministro dell’Istruzione, ha aperto l’incontro con gli assessori regionali all’Istruzione dedicato al PNRR e sviluppo sostenibile, durante la giornata conclusiva di Job & Orienta, il salone nazionale dell’orientamento, la scuola, la formazione e il lavoro, che si è tenuto a Verona.

Se la rapida trasformazione della nostra società era già avviata prima della pandemia è, però, vero che proprio durante questa abbiamo dovuto prendere coscienza della necessità di accelerare la nostra risposta e dotarci di un sistema educativo che consenta non tanto di prepararci a lavori già noti, quanto ad essere capaci di gestire le nuove opportunità. Il ministro Bianchi ha ricordato che le risorse destinate dal PNRR alla valorizzazione del capitale umano rappresentano una grande opportunità per costruire un nuovo il sistema educativo, che guardi nel lungo periodo e più rispondente alle esigenze dei nostri tempi.

Il collegamento tra formazione garantita ai giovani e l’opportunità di entrare nel mondo del lavoro è la conciliazione a cui mira questo sistema. “Lo sviluppo economico e sociale deve essere accompagnato da un forte legame tra formazione e lavoro” ha precisato il ministro del Lavoro Andrea Orlando, video collegato all’incontro. “Stiamo investendo nei giovani perché crediamo siano i protagonisti del futuro – ha ricordato Orlando - sono molte le iniziative avviate a loro dedicate, dalla ridefinizione del nuovo apprendistato, tema sottoposto alla Conferenza delle Regioni, al Piano Nuove Competenze, appena approvato dalle Commissioni X e XI”. “Le scelte che stiamo adottando ricadranno sui giovani in futuro ed è per questo che dobbiamo loro garantire strumenti formativi efficaci”. Il ministro, poi, ha concluso lanciando una suggestione: “Se davvero crediamo nel valore umano del lavoro e dei lavoratori e vogliano puntare sulle nuove generazioni, dobbiamo rivedere le forme contrattuali ‘mordi e fuggi’ fin qui adottate e lavorare per dare ai giovani un futuro più stabile”.

Le Regioni sono partecipi di questo cambiamento e chiedono di proseguire nel segno del dialogo istituzionale avviato, che faciliti la realizzazione territoriale delle misure fissate nel quadro nazionale di riferimento. “Il legame con i territori accelera il processo di cambiamento educativo che vogliamo costruire”, ha detto Elena Donazzan, assessore al Lavoro del Veneto. “Le Regioni – ha ricordato – sostengono la riforma degli istituti tecnici e professionali, prevista dal PNRR, e inoltre puntano a una riforma del sistema di reclutamento degli insegnanti, che valorizzi il loro ruolo e impegno”.

E il ministro Bianchi non ha solo concordato sulla necessità di lavorare insieme alle Regioni per ottenere i risultati sperati, ma ne ha approfittato anche per un ringraziamento per l’impegno e il lavoro svolto in questo ambito, citando da ultimo, le iniziative fieristiche che consentono di far conoscere a un più vasto pubblico le opportunità a disposizione dei giovani.

Far conoscere maggiormente tutte le opportunità messe in campo a favore dei giovani è un elemento richiamato anche dall’assessora Istruzione e Formazione della Regione Toscana Alessandra Nardini. “Il ventaglio delle opportunità presenti nei territori è ampio, ma non sempre adeguatamente conosciuto. L’impegno per tenere insieme l’intera filiera – istruzione, formazione, lavoro – è ciò che caratterizza il nostro attuale agire. E’ importante, inoltre – ha concluso Nardini – puntare l’attenzione anche verso la fascia d’età 0-6 perché è da lì che si può promuovere il successo scolastico e formativo”. Invito che il ministro Bianchi ha subito colto per annunciare che nei prossimi giorni sarà presentato il piano di investimenti di 5 miliardi di euro destinati all’edilizia scolastica, di cui 3 dedicati agli asilo nido.

Altro invito accettato dal ministro è stato quello avanzato, a nome di tutte le Regioni ampiamente presenti a Job & Orienta, di un confronto sulla riforma del sistema dell’orientamento. Ilaria Cavo, assessora alla Formazione della Regione Liguria, ha illustrato la “Carta di Genova”, il documento programmatico approvato dalle Commissioni X e XI, una proposta organica che intende usare l’orientamento principalmente come misura di contrasto alla dispersione scolastica e alla diffusione dei Neet e di sostegno alla crescita dell’intera comunità. Quattro i punti cardine del documento, sul quale il ministro ha fissato un incontro con le Regioni entro 15 giorni: prevedere misure di orientamento già nelle scuole primarie, rafforzamento dei piani formativi individualizzati, estensione dei moduli di orientamento alle scuole medie, introduzione della figura dell’orientatore, un professionista del settore, una figura da prevedere nei piani di reclutamento del personale scolastico.

Altro tema citato dalle Regioni è stato quello degli ITS, realtà sostenuta anche dal premier Draghi, che sta garantendo alti livelli occupazionali: gli assessori alla Formazione e Lavoro Sebastiano Leo, Regione Puglia, e Melania Rizzoli, Regione Lombardia, hanno voluto ricordare i traguardi raggiunti nei rispettivi territori dal sistema ITS e ne hanno sollecitato una regolamentazione definita.