Previsioni economiche di primavera 2022, la resilienza economica UE messa alla prova

Pubblicato Martedì, 17 maggio 2022

La Commissione europea rivede al ribasso le prospettive di crescita della UE e al rialzo le previsioni di inflazione nelle Previsioni economiche di primavera 2022. Nonostante le prospettive per l'economia UE prevedessero un'espansione prolungata e robusta, lo scoppio della guerra, generata dall'invasione russa dell'Ucraina, ha cambiato radicalmente la situazione economica, di fatto annullando in gran parte la ripresa avviata nel post pandemia. Le pressioni al rialzo sui prezzi delle materie prime, le rinnovate interruzioni dell'offerta e una crescente incertezza stanno avendo un impatto negativo su tutta l’Unione europea. 

Il PIL della UE in previsione dovrebbe rimanere positivo, grazie all'effetto combinato delle riaperture post-lockdown e alla forte azione politica intrapresa per sostenere la crescita durante la pandemia. Vale a dire, la riapertura post-pandemia dei servizi ad alta intensità di contatti, un mercato del lavoro forte e ancora in miglioramento, un minore accumulo di risparmi e misure fiscali per compensare l'aumento dei prezzi dell'energia sosterranno i consumi privati. Gli investimenti dovrebbero beneficiare del pieno dispiegamento del meccanismo per la ripresa e la resilienza e dell'attuazione del relativo programma di riforme.

La crescita del PIL reale sia nella UE sia nell'area dell'euro è ora prevista al 2,7% nel 2022 e al 2,3% nel 2023, in calo rispettivamente dal 4,0% e dal 2,8% (2,7% nell'area dell'euro), nelle previsioni intermedie per l'inverno 2022. La crescita della produzione entro l'anno è stata ridotta dal 2,1% allo 0,8%.

Il principale colpo per le economie globali e della UE viene dai prezzi delle materie prime energetiche. Sebbene fossero già aumentati in modo sostanziale prima della guerra, dai bassi livelli registrati durante la pandemia, l'incertezza sulle catene di approvvigionamento ha spinto i prezzi al rialzo, aumentandone al contempo la volatilità. Questo è vero per il cibo e altri beni e servizi di base, con il potere d'acquisto delle famiglie in calo.

Il mercato del lavoro sta entrando in una nuova fase di crisi. Nel 2021 nell'economia UE sono stati creati oltre 5,2 milioni di posti di lavoro, che hanno attirato quasi 3,5 milioni di persone in più nel mercato del lavoro. Inoltre, il numero dei disoccupati è diminuito di quasi 1,8 milioni di persone. I tassi di disoccupazione alla fine del 2021 sono scesi al di sotto dei precedenti minimi storici.

Le condizioni del mercato del lavoro dovrebbero migliorare ulteriormente. L'occupazione nella UE dovrebbe crescere dell'1,2% quest'anno, sebbene questo tasso di crescita annuale sia stimolato dal forte slancio nella seconda metà dello scorso anno. Le persone in fuga dalla guerra in Ucraina verso l'Unione europea dovrebbero entrare nel mercato del lavoro solo gradualmente, con effetti tangibili che diventeranno visibili solo dal prossimo anno.

Si prevede che i tassi di disoccupazione diminuiranno ulteriormente, al 6,7% quest'anno e al 6,5% nel 2023 nella UE e al 7,3% e 7,0% rispettivamente nel 2022 e nel 2023 nella zona euro.

“Il forte rimbalzo economico dello scorso anno – ha commentato Paolo Gentiloni, commissario UE all'Economia - avrà un effetto positivo duraturo sui tassi di crescita quest'anno. Un mercato del lavoro forte, la riapertura post-pandemia e NextGenerationEU dovrebbero fornire ulteriore sostegno alle nostre economie e contribuire a ridurre il debito pubblico e i disavanzi. Questa previsione – ha precisato Gentiloni - è tuttavia soggetta a forti incertezze e rischi che sono strettamente legati allo sviluppo della guerra russa. Sono possibili altri scenari in cui la crescita potrebbe essere più bassa e l'inflazione più alta di quanto stiamo proiettando oggi". Infatti, come viene precisato nelle Previsioni economiche di primavera, i rischi per l'attività economica e l'inflazione dipendono fortemente dall'evoluzione della guerra, e soprattutto dal suo impatto sui mercati energetici; inoltre, al di là di questi rischi immediati, l'invasione russa dell'Ucraina sta portando a un disaccoppiamento economico dell'UE dalla Russia, con conseguenze difficili da comprendere appieno in questa fase.

Le previsioni economiche dell'estate 2022 della Commissione europea con l’aggiorneranno delle proiezioni del PIL e dell'inflazione dovrebbero essere presentate a luglio 2022.

Per maggiori informazioni consulta le Previsioni economiche di primavera 2022.