ITS, i dati del monitoraggio nazionale 2022

Pubblicato Martedì, 21 giugno 2022

Nel 2021 l’80% dei 5.280 diplomati degli Istituti Tecnici Superiori (ITS) ha trovato un’occupazione, nonostante le restrizioni e le difficoltà causate dalla pandemia. Il dato è stato rilevato dal monitoraggio, realizzato da INDIRE su incarico del ministero dell’Istruzione, condotto su 260 percorsi terminati nel 2020, erogati da 89 Fondazioni ITS su 103 già costituite nel 2018.  Dei 4.218 diplomati ITS, che hanno trovato lavoro a un anno dal diploma, 3.836 (il 90,9% degli occupati) risultano essere in un’area coerente con il proprio percorso di studi. La restante percentuale comprende coloro che non hanno trovato lavoro oppure che si sono iscritti a un percorso universitario oppure ancora impegnati in tirocini extracurricolari.  

Le performance migliori sono state registrate nelle aree della Mobilità sostenibile e del Sistema meccanica (85,7% e 84,7%). Dall’analisi della tipologia contrattuale degli occupati emerge che, a 12 mesi dal diploma, 1.946 diplomati ITS (il 46,1% degli occupati) hanno trovato lavoro con contratto a tempo determinato o lavoro autonomo in regime agevolato, 1.245 diplomati (29,5%) sono stati assunti con contratto a tempo indeterminato o lavoro autonomo in regime ordinario e 1.027 (24,3%) con contratto di apprendistato di terzo livello.  

Gli iscritti ai 260 percorsi ITS monitorati nel 2020 erano 6.874, prevalentemente di sesso maschile (72,4%), giovani: il 37,9% sono neodiplomati (18-19 anni), mentre quelli tra i 20 e 24 anni sono il 41,9%, gli over 25 risultano il 20,2%.   

I docenti dei percorsi ITS conclusi nel 2020 sono complessivamente 9.161. Diversa la provenienza: impresa (71,9%), università (11,7%), scuola (10,6%), agenzia formativa (4,2%) e centro di ricerca (1,8%).  I 6.583 docenti provenienti dal mondo del lavoro svolgono il 72,3% delle ore complessive di docenza, superando tale valore le Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (77,9%), Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali – Turismo (76,6%) e per gli ambienti delle Nuove tecnologie per il made in Italy: il sistema casa (77,5%) e sistema moda (77,5%).

“L’investimento che stiamo facendo sugli ITS attraverso il PNRR è strategico, non solo per le ragazze e i ragazzi, ma per l’intero Paese. I dati dell’ultimo monitoraggio sugli Istituti Tecnici Superiori confermano l’alta qualità e l’efficacia di questo segmento formativo”, ha sottolineato il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, durante la presentazione dei dati, lo scorso 14 giugno, all’”ITS Day”. Fino al 2026 sono previsti investimenti per 1,5 miliardi di euro per rafforzare i percorsi, mantenendo la loro identità e lo specifico rapporto con i territori e per renderli ancora più attrattivi per i giovani. “Vogliamo creare una rete educativa nazionale – ha concluso il ministro -  per rendere il sistema più solido e integrato, oltre che arricchire l’offerta, in linea con le esigenze del tessuto produttivo e con i nuovi campi dell’economia”.

In allegato il Rapporto di monitoraggio ITS di INDIRE.



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