Bilancio UE post 2027, le proposte di regioni e città

Pubblicato Martedì, 09 dicembre 2025

Contrarietà all'accorpamento della politica di coesione con altri strumenti e sostegno a un approccio fortemente basato sul territorio per ridurre le disuguaglianze territoriali: questi i due elementi che caratterizzano la bozza di parere del Comitato europeo delle regioni (CdR) sul quadro finanziario pluriennale (QFP) post-2027, adottata lo scorso 2 dicembre.

Sulla proposta elaborata dalla Commissione europea sul il bilancio a lungo termine della UE per il periodo 2028-34, i leader locali e regionali hanno espresso perplessità e, oltre a formulare proposte di modifiche, hanno avviato lavori approfonditi sulla regolamentazione settoriale che farà parte del QFP.

Gli obiettivi generali del CdR sono mantenere le regioni e le città al centro delle politiche della UE e invertire la tendenza alla centralizzazione a livello europeo e nazionale. Il Comitato si propone di mantenere separate le linee di bilancio per la politica di coesione e la politica agricola, nonché di garantire a livello UE il sostegno alla politica di coesione per tutte le regioni, non solo per quelle più povere. 

I leader locali e regionali chiedono inoltre di mantenere l'approccio basato sul territorio, la gestione condivisa e un autentico partenariato tra i diversi livelli di governance come principi fondamentali e non negoziabili della politica di coesione. Inoltre, i membri della commissione COTER hanno sostenuto la proposta della Commissione di cinque nuove fonti di entrate UE per rafforzare il bilancio a lungo termine.

Il progetto di parere è stato adottato dopo un dibattito con i rappresentanti di diverse istituzioni UE, tra cui i correlatori del Parlamento europeo sul futuro QFP, Siegried Mureșan e Carla Tavares. L'adozione del testo è prevista per la sessione plenaria del CdR del 4 e 5 marzo 2026. 

Per approfondimenti consulta la bozza di parere del CdR sul QFP post 2027.