Occupazione e sviluppi sociali in Europa: indagine ESDE 2018 conferma trand positivo

Pubblicato Lunedì, 16 luglio 2018

"L'economia europea sta crescendo in modo più veloce e uniforme rispetto al passato. Ciò favorisce l'occupazione, sostiene i redditi delle famiglie e migliora le condizioni sociali”. Questa la dichiarazione di Marianne Thyssen, commissaria responsabile per l'Occupazione, gli affari sociali, le competenze e la mobilità dei lavoratori, in occasione della pubblicazione dell'indagine annuale della Commissione europea sull'occupazione e sugli sviluppi sociali in Europa (ESDE).

“Il cambiamento tecnologico reca in sé elevate potenzialità per stimolare la crescita e l'occupazione, ma solo se plasmato secondo le nostre attese. Il pilastro europeo dei diritti sociali – ha aggiunto Thyssen -  fornisce un orientamento per preparare tutti a questa trasformazione. Con le nostre proposte su condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili e sull'accesso alla protezione sociale realizziamo in concreto il pilastro, dotando i cittadini europei di un'istruzione e di competenze migliori lungo tutto l'arco della vita e facendo sì che, in un mondo del lavoro in rapida evoluzione, tutti i lavoratori godano dei diritti fondamentali". 

L'indagine annuale sull'occupazione e sugli sviluppi sociali in Europa fornisce un'analisi economica aggiornata delle tendenze a livello sociale e occupazionale in Europa. Alla luce di tali tendenze, l'indagine segnala le sfide potenziali ed evidenzia le possibili risposte strategiche per affrontarle. Si tratta della relazione principale di cui la Commissione europea dispone per analizzare dati concreti ed esaminare tendenze e sfide future sui mercati del lavoro.

L'edizione di quest'anno conferma le tendenze positive in atto nel mercato del lavoro e il miglioramento della situazione sociale. Il numero di persone occupate ha raggiunto nuovi livelli record: con circa 238 milioni di lavoratori, il tasso di occupazione non è mai stato così elevato nell'UE. Nel 2017 il numero degli occupati è aumentato di oltre tre milioni e mezzo di unità rispetto al 2016. Tuttavia il numero di ore lavorate per occupato, sebbene negli ultimi anni sia aumentato, resta ancora inferiore ai livelli del 2008.

L'indagine ESDE 2018 esamina anche l'impatto degli sviluppi tecnologici e rileva incertezze circa gli effetti futuri dell'automazione e della digitalizzazione. In particolare analizza le opportunità e i rischi connessi all'innovazione tecnologica, al cambiamento demografico e alla globalizzazione e indica che cosa deve verificarsi affinché tutti possano beneficiare di tali sviluppi.

Secondo i dati ESDE 2018, il progresso tecnologico è l'elemento chiave per aumentare la produttività complessiva, ma sostituisce anche le attività di routine a bassa qualificazione e aumenta il livello di competenze necessario per l'occupabilità. Secondo quanto emerso da uno studio, una percentuale che oscilla tra il 37% e il 69% dei lavori potrebbe essere parzialmente automatizzata nel prossimo futuro: un'istruzione migliore e l'apprendimento permanente, come pure l'adeguatezza delle istituzioni preposte al mercato del lavoro e alla protezione sociale, costituiscono elementi fondamentali per adattarsi all'evoluzione del mondo del lavoro.

Grazie all'agenda per le competenze per l'Europa e ai finanziamenti dell'UE, la Commissione ha preparato il terreno per dotare di competenze migliori a tutti i livelli i cittadini europei e, in stretta collaborazione con gli Stati membri, gli erogatori e le società di formazione. Anche le parti sociali svolgono un ruolo importante nello sviluppo delle competenze, nella riconversione professionale della forza lavoro e nella gestione di una maggiore flessibilità nel mondo del lavoro in evoluzione.

Le nuove tecnologie contribuiscono all'aumento del numero dei lavoratori atipici e autonomi. Dall'indagine ESDE emerge che le nuove forme di occupazione apportano un vantaggio sia ai lavoratori sia alle imprese in termini di maggiore flessibilità, migliore equilibrio tra vita professionale e vita privata, offrendo al contempo alle persone, comprese quelle con disabilità e anziane, nuove opportunità di entrare o restare nel mercato del lavoro. Ma l'indagine ESDE rileva anche una correlazione tra la crescente incidenza del lavoro atipico e il peggioramento delle condizioni di lavoro, con una maggiore volatilità del reddito, una minore sicurezza occupazionale e un accesso insufficiente alla protezione sociale, come osservato nel caso dei lavoratori delle piattaforme digitali. La Commissione, con l’intento di affrontare questa situazione, sta elaborando proposte per modernizzare la normativa del mercato del lavoro e i sistemi di protezione sociale e rispondere al nuovo mondo del lavoro. La proposta di direttiva relativa a condizioni di lavoro più trasparenti e prevedibili introduce nuove norme minime per tutti i lavoratori, compresi quelli impiegati con forme di occupazione atipiche, mentre la proposta di raccomandazione sull'accesso alla protezione sociale incoraggia gli Stati membri a fornire l'accesso alla copertura di sicurezza sociale, compresa la trasferibilità dei diritti tra diversi posti di lavoro e status occupazionali, a tutti i lavoratori subordinati e autonomi.

In allegato l'indagine ESDE 2018.



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