PA, presentata la Relazione Cnel sulla qualità dei servizi

Pubblicato Mercoledì, 18 luglio 2018

Negli ultimi cinque anni è migliorata la qualità dei servizi della pubblica amministrazione anche se si registrano differenze tra le diverse aree geografiche del Paese. L’analisi dei principali indicatori posiziona l’Italia attorno alla media dei paesi OCSE e della UE. Restano tuttavia criticità importanti e risalenti nel tempo nei settori dell’Istruzione, nella Ricerca e Sviluppo e nei Servizi alle imprese. Questi alcuni dei risultati messi in luce dal CNEL nella “Relazione annuale sulla qualità dei servizi offerti dalle PA centrali e locali a imprese e cittadini 2017”, presentata a Roma il 18 luglio.

Giunta alla sesta edizione, la Relazione (prevista dall’art. 9 della legge n. 15 del 2009) prende in considerazione i principali report di valutazione delle politiche pubbliche dell’OCSE, della Banca Mondiale e, per ciò che riguarda l’Italia, della Banca d’Italia e dell’Istat. Come di consueto, anche quest’ultima edizione è stata impostata in una ottica di collaborazione interistituzionale con oltre 30 enti, organi e amministrazioni, coinvolgendoli in un esercizio pluriennale di monitoraggio sui parametri di efficienza, efficacia, economicità e misurazione del risultato.

In particolare nell’ambito dell’istruzione, i risultati indicano che il settore è molto attivo nell'ambito della valutazione e del miglioramento continuo, con importanti innovazioni di sistema, i cui effetti per bambini e studenti saranno più evidenti negli anni futuri. I test PISA condotti dall’OCSE fotografano una situazione di persistente disagio della qualità della nostra educazione, nonostante alcuni miglioramenti settoriali.

Ugualmente critica appare la condizione delle politiche pubbliche nel campo delle attività di Ricerca e Sviluppo. L'ultimo rapporto ANVUR disponibile evidenzia luci e ombre: tra le prime, l'arresto del calo di immatricolazioni e un miglioramento in termini di produttività scientifica della ricerca gestita da operatori pubblici; tra le seconde, il perdurante divario Nord-Sud nella qualità degli atenei in termini di ricerca e di didattica e una stasi degli investimenti in Ricerca & Sviluppo in Italia, di molto inferiori ai livelli europei. Molto insoddisfacenti appaiono i servizi forniti per gli studenti lavoratori e le attività di formazione post-laurea. 

La “Relazione annuale sulla qualità dei servizi offerti dalle PA centrali e locali a imprese e cittadini 2017” è stata elaborata con il supporto di Ministero della Salute, Ministero della Giustizia, Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), Dipartimento della Funzione Pubblica, Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza, ANAC, CNR, CoGeAPS, il Consorzio di Gestione delle Professioni Sanitarie, Cassa Depositi e Prestiti, Sace, Simest; Unioncamere, l’Istituto per il Commercio Estero, ANCI, SNA, la Scuola Nazionale dell’Amministrazione Pubblica e le Università di Pisa, Università Bocconi, Università di Roma “La Sapienza” e la SPISA, la Scuola di Specializzazione in Studi sull’Amministrazione Pubblica dell’Università di Bologna. 


Per approfondire consulta la Relazione completa