“Education at a glance 2018”, il sistema educativo nei Paesi Ocse

Pubblicato Martedì, 18 settembre 2018

È con l’annuale Rapporto “Education at a glance 2018” che l’Ocse – l’Organizzazione internazionale per la cooperazione e lo sviluppo economico – tratteggia l’attuale condizione del sistema di istruzione e formazione dei Paesi più industrializzati e in via di sviluppo.

Il Rapporto evidenzia come, nonostante un rilevante innalzamento del livello d’istruzione nel corso dell’ultimo decennio, permane la condizione per cui le persone i cui genitori sono poco istruiti hanno meno probabilità di frequentare programmi educativi destinati alla prima infanzia, di completare un percorso di studi nella scuola secondaria superiore e di accedere a livelli d’istruzione superiori rispetto alle persone che hanno almeno un genitore laureato. Una condizione che ha riflessi anche nel mercato del lavoro: gli individui che hanno solo un titolo di studio secondario superiore hanno meno probabilità di trovare un lavoro e i loro salari sono pari in media al 65% di quanto guadagnano i loro coetanei con un titolo di studio di livello terziario.

Sul fronte del divario di genere continua la tendenza dell’ultimo decennio che vede una disparità tra uomini e donne: nel 2017, nei Paesi Ocse, in media il 38% degli uomini di età compresa tra 25 e 34 anni era titolare di una laurea rispetto al 50% delle donne della stessa classe di età. Ma contrariamente a quanto sarebbe presumibile, questo dato si capovolge quando si entra nel mercato del lavoro: l’80% in media delle giovani laureate lavora rispetto all’89% dei coetanei che hanno lo stesso livello d’istruzione e il divario cresce per i giovani con un livello inferiore di studi. Inoltre, in media, le donne laureate sono remunerate il 26% in meno rispetto agli uomini laureati.

Per il sistema di istruzione e formazione in Italia, l’Ocse registra ancora un ritardo rispetto gli altri Paesi Ocse, anche se si intravede un segnale di ripresa. Il nostro Paese ha raggiunto un tasso di scolarizzazione completa (superiore al 90%) per i bambini di età compresa tra 5 e 14 anni e quasi la piena scolarizzazione per i bambini di età inferiore.

È ancora basso, invece, il livello di istruzione dei 25/64enni italiani: il 4 per cento con la laurea, contro il 17% dei paesi Ocse. Nel 2017, l’Italia ha solo 27 giovani di 25/34 anni su cento in possesso di laurea, contro una media Ocse del 44 per cento. L’Ocse certifica con i numeri che studiare conviene: dà più opportunità di lavoro e consente guadagni maggiori, ma in Italia la quota di laureati che lavora è tra le più basse al mondo: appena l’81 per cento. Anche sul fronte dell’educazione permanente l’Italia registra dati più bassi della media: 25 italiani su cento studiano e si aggiornano anche in età adulta, mentre la media Ocse è esattamente il doppio.

Per approfondimenti consulta “Education at a glance 2018