Sviluppo sostenibile, presentato il Rapporto ASviS

Pubblicato Giovedì, 04 ottobre 2018

Una fotografia dello stato di avanzamento dell’Italia e dei suoi territori verso i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030 dell’Onu è stata illustrata dal Rapporto annuale ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile).

La pubblicazione, presentata oggi 4 settembre, oltre a indicare i livelli raggiunti, identifica gli ambiti in cui bisogna intervenire per assicurare la sostenibilità economica, sociale e ambientale del modello di sviluppo italiano.

Oltre all’aggiornamento degli indicatori europei e nazionali per i singoli SDGs, il Rapporto 2018 presenta innovativi indicatori compositi regionali che consentono di confrontare la situazione di ciascuna regione rispetto al contesto nazionale e proposte per realizzare politiche che, simultaneamente, riducano le disuguaglianze, migliorino le condizioni di vita della popolazione e la qualità dell’ambiente in cui viviamo.

Rispetto agli obiettivi dell’Agenda 2030, il Rapporto rileva che tra il 2010 e il 2016 l’Italia è migliorata per alimentazione e agricoltura sostenibile (Goal 2), salute (Goal 3), educazione (Goal 4), uguaglianza di genere (Goal 5), innovazione (Goal 9), modelli sostenibili di produzione e di consumo (Goal 12), lotta al cambiamento climatico (Goal 13), cooperazione internazionale (Goal 17); ha registrato una situazione stazionaria per acqua e strutture igienicosanitarie (Goal 6), sistema energetico (Goal 7), condizione dei mari (Goal 14) e qualità della governance, pace, giustizia e istituzioni solide (Goal 16); è peggiorata nelle aree povertà (Goal 1), condizione economica e occupazionale (Goal 8), disuguaglianze (Goal 10), condizioni delle città (Goal 11) ed ecosistema terrestre (Goal 15).

Nonostante il quadro generale non sia favorevole, “il Rapporto è anche portatore di speranza – ha dichiarato il presidente dell’ASviS Pierluigi Stefanini - perché dà conto delle iniziative di numerosi soggetti economici e sociali, nonché di tantissime persone, che stanno cambiando i modelli di business, di produzione, di consumo, di comportamento, con evidenti benefici, anche economici”.

Il Rapporto, infatti, segnala l’avvio di programmi educativi nelle scuole e nelle università sullo sviluppo sostenibile, di iniziative finalizzate a coinvolgere imprese, comunità locali e persone singole sulle diverse questioni dell’Agenda 2030, oltre che importanti politiche adottate negli ultimi dodici mesi e le occasioni mancate, come l’interruzione degli iter legislativi in tema di riduzione del consumo del suolo, del diritto all’acqua, del commercio equo, o la mancanza dei provvedimenti attuativi della riforma del Terzo Settore. 

Per approfondimenti, in allegato il Rapporto ASviS.



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