Pacchetto d'inverno del semestre europeo, l’esame dei progressi degli Stati membri nell'attuazione delle priorità economiche e sociali

Pubblicato Giovedì, 28 febbraio 2019

Nella valutazione annuale della situazione economica e sociale negli Stati membri, resa nota lo scorso 27 febbraio, la Commissione europea insiste sulla necessità di promuovere gli investimenti, portare avanti politiche di bilancio responsabili e attuare riforme ben congegnate.

Dopo la pubblicazione, a novembre, dell'analisi annuale della crescita e della raccomandazione sulla politica economica della zona euro, che definiscono le priorità a livello europeo, quest’ultima valutazione con le 28 relazioni per paese si concentra sulla dimensione nazionale del semestre europeo. Le relazioni contengono un'analisi dettagliata delle sfide economiche e sociali dei singoli paesi, che servirà di base per la discussione con gli Stati membri sulle loro scelte politiche in vista dei programmi nazionali da adottare in aprile e porterà, alla fine della primavera, alla formulazione delle raccomandazioni specifiche per paese annuali.

Con questo “pacchetto di inverno” la Commissione avvia per la prima volta una discussione sulle sfide e sulle priorità di investimento negli Stati membri e offre qualche spunto iniziale sul contributo che i fondi UE, in particolare quelli della politica di coesione, potranno dare nel prossimo periodo di programmazione 2021-2027. Questo servirà anche a garantire una maggiore coerenza tra il coordinamento delle politiche economiche e l'uso dei fondi UE, che rappresentano una parte consistente degli investimenti pubblici in diversi Stati membri. La nuova centralità di questo aspetto si riflette in tutte le relazioni per paese, ciascuna delle quali è corredata di un nuovo allegato sul possibile uso dei futuri fondi della politica di coesione della UE“.

Le novità importanti delle relazioni per paese di quest'anno sono la maggiore attenzione per gli ostacoli agli investimenti e le disparità regionali e la valutazione della Commissione relativa alle modalità di investimento dei futuri fondi UE in ciascun paese. Questo – ha dichiarato Corina Creţu, commissaria responsabile per la Politica regionale - ci aiuterà ad avviare la discussione sulle priorità di investimento degli Stati membri per il prossimo decennio e sul contributo che i fondi della politica di coesione possono dare a tal fine".

Secondo l’analisi della Commissione, gli Stati membri hanno compiuto alcuni o maggiori progressi nell'attuare più di due terzi delle raccomandazioni formulate dal 2011, quando è stato istituito il semestre europeo. La maggior parte dei progressi degli Stati membri riguarda le raccomandazioni sui servizi finanziari. Si osservano buoni progressi anche per quanto riguarda le riforme volte a facilitare la creazione di posti di lavoro con contratti a tempo indeterminato e a ovviare alla segmentazione del mercato del lavoro.

Nell'ambito del pacchetto odierno la Commissione ha inoltre adottato il programma di lavoro 2019 del programma di sostegno alle riforme strutturali (SRSP). Nel 2019 l'SRSP fornirà a 26 Stati membri assistenza tecnica per la realizzazione di più di 260 progetti, che vanno ad aggiungersi agli oltre 290 selezionati nel 2017 e nel 2018.

Il contesto in cui si inserisce questa analisi è quello di un'economia europea che nel 2019 dovrebbe crescere per il settimo anno consecutivo, ma a un ritmo più moderato; l'occupazione ha raggiunto livelli record e la disoccupazione registra un tasso storicamente basso; anche le finanze pubbliche sono globalmente migliorate, sebbene il debito di alcuni paesi sia ancora elevato. 

Marianne Thyssen, commissaria responsabile per l'Occupazione, gli affari sociali, le competenze e la mobilità dei lavoratori, ha precisato: “I mutamenti demografici e le nuove tecnologie stanno modificando il mercato del lavoro, mentre la carenza di competenze si accentua in molti Stati membri. È ora di cambiare marcia. Per mantenere il nostro tenore di vita dobbiamo assolutamente investire con la massima priorità nelle competenze, puntando in particolare a migliorarne il livello per le persone poco qualificate".

In questo ambito la Commissione Ue ha anche pubblicato una relazione sull'attuazione della raccomandazione del Consiglio relativa ai "Percorsi di miglioramento delle competenze", che fa parte della nuova agenda per le competenze per l'Europa presentata dalla Commissione nel giugno 2016. Attualmente nell'UE sono 61 milioni gli adulti che hanno conseguito al massimo un diploma di istruzione secondaria inferiore. Con questa raccomandazione gli Stati membri si sono impegnati a offrire agli adulti con bassi livelli di competenze e di qualifiche opportunità nuove e migliori di rafforzare le competenze alfabetiche, matematiche e digitali di base e di progredire verso qualifiche più elevate. La relazione passa in rassegna le misure adottate dagli Stati membri, che hanno portata e livelli di ambizione diversi e molte delle quali sono sostenute dal Fondo sociale europeo.

Nel pacchetto presentato la Commissione ha inoltre adottato una proposta relativa al mantenimento della decisione del Consiglio del 2018 sugli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell'occupazione. La proposta di quest'anno conferma l'allineamento degli orientamenti in materia di occupazione con i 20 principi del pilastro europeo dei diritti sociali. Gli orientamenti in materia di occupazione presentano priorità e finalità comuni per le politiche nazionali a favore dell'occupazione e forniscono la base giuridica delle raccomandazioni specifiche per paese in questo settore, che devono essere adottate ogni anno.

Le relazioni per paese e i risultati degli esami approfonditi saranno ora discussi in sede di Consiglio. In aprile gli Stati membri presenteranno i programmi nazionali di riforma, in cui saranno specificate le rispettive priorità di riforma, e i programmi di stabilità (per gli Stati membri della zona euro) o di convergenza (per gli Stati membri non appartenenti alla zona euro), in cui saranno delineate le rispettive strategie pluriennali di bilancio.Basandosi sull'insieme di questi programmi, in primavera la Commissione presenterà le proposte relative alla nuova serie di raccomandazioni specifiche per paese incentrate sulle principali sfide individuate per il 2019-2020. Le raccomandazioni comprenderanno anche orientamenti di bilancio basati sulle previsioni di primavera della Commissione, che ingloberanno i dati di bilancio definitivi per il 2018 convalidati da Eurostat.

 

In allegato la relazione Ue relativa all'Italia.



Visualizza l'allegato