Reddito di cittadinanza, audizione delle Regioni alle Commissioni riunite Lavoro e Affari Sociali della Camera

Pubblicato Mercoledì, 06 marzo 2019

Le Regioni hanno ribadito la loro contrarietà alle modalità di assunzione dei navigator. Durante l’audizione, dello scorso 5 marzo, di fronte alle Commissioni riunite Lavoro e Affari Sociali della Camera dei Deputati, Cristina Grieco, coordinatrice della Commissione Lavoro della Conferenza delle Regioni, ha spiegato che l'ipotesi avanzata dal governo dell'immissione di 4.500 navigator precari nei centri per l'impiego - rispetto ai 6000 previsti nel testo attuale - provocherebbe comunque il "caos" negli uffici. 

"Vi sarebbero persone selezionate senza un concorso, migliaia e migliaia precari, e anche da un punto di vista organizzativo non sarebbe sopportabile", ha precisato Grieco. L'emendamento al decretone - ha proseguito - prevede il parere delle Regioni: invece "ci vuole l'intesa oppure un accordo su un testo che possa essere accettato dalle Regioni". 

Grieco ha ricordato che le Regioni avevano già proposto una soluzione alternativa che prevedeva che "una parte di questi 6 mila contrattualizzati da Anpal fosse inquadrata con mansioni di assistenza tecnica per le Regioni che hanno bisogno nell'immediato nella fase emergenziale"; contestualmente deve essere riconosciuto alle Regioni che "invece sono in grado di fare da sole, il diritto di poterlo fare".

Secondo Grieco l'assunzione di "masse di precari" senza concorso presenterebbe un "problema enorme di stabilizzazione" e inoltre creerebbe un dualismo tra gli operatori dei centri per l'impiego e i navigator e di conseguenza un dualismo tra gli utenti. “Ma i centri per impiego - ha concluso - devono dare un servizio universale".

"Invece di riempire i centri per l'impiego di precari - ha dichiarato Grieco - abbiamo chiesto al ministro che potessimo essere noi a fare subito i concorsi, così come prevede la Costituzione, e ad assumere a tempo determinato in una logica di stabilizzazione al termine dei due anni".

"Noi non chiediamo altro che il rispetto delle nostre prerogative e delle nostre competenze costituzionali" ha proseguito la rappresentante delle Regioni "la contrattualizzazione di navigator presso i nostri centri senza una nostra intesa vede tutte le Regioni in modo compatto assolutamente contrarie".

"Vorremmo, in tutta la logica di leale collaborazione con il governo, che siano rispettate le competenze. Chiediamo che l'emendamento sia cambiato da parere in intesa: se trovassimo l'accordo con una condivisione totale potrebbe essere accettato"; altrimenti le Regioni sarebbero costrette a fare ricorso avverso.