Vertice sociale trilaterale Ue, un incontro per un'Europa competitiva, equa e sostenibile

Pubblicato Giovedì, 17 ottobre 2019

“Realizzare progressi nelle dimensioni sociale ed economica per un'Europa competitiva, equa e sostenibile: il ruolo delle parti sociali e del dialogo sociale": questo il tema portante del vertice sociale trilaterale che si è svolto a Bruxelles il 16 ottobre, a cui hanno partecipato il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, accompagnato da Valdis Dombrovskis, vicepresidente responsabile per l’Euro e il dialogo sociale, i servizi finanziari, la stabilità finanziaria e l’unione dei mercati dei capitali, e da Marianne Thyssen, commissaria responsabile per l'Occupazione, gli affari sociali, le competenze e la mobilità dei lavoratori.

Il vertice, che si svolge due volte all’anno prima dei Consigli europei di primavera e autunno, è un forum di dialogo che riunisce le istituzioni della UE a livello di presidenti e le parti sociali europee a livello di alti dirigenti. È da sempre un’opportunità di scambio di vedute fra i leader delle organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori, la Commissione europea, il Consiglio europeo, i capi di Stato e di governo della UE e i ministri dell'Occupazione e degli Affari sociali dei Paesi che detengono la presidenza attuale e futura del Consiglio della UE.

In questo ultimo vertice sociale trilaterale sono stati affrontati principalmente i temi legati a favorire una transizione giusta verso un'economia climaticamente neutra; investire nelle competenze e migliorare l'accesso alla formazione per adulti; elaborare una politica industriale a prova di futuro.

Nella discussione sulle competenze e la formazione degli adulti è stato evidenziato che l’obiettivo cruciale è quello di far corrispondere le competenze alle esigenze del mercato del lavoro e con questa finalità ci si dovrà muovere sulle direttrici della riqualificazione, del miglioramento delle competenze, dell’adeguamento dei posti di lavoro esistenti all'evoluzione del panorama economico.

Offrire le competenze adeguate è la necessità emersa anche nel campo della politica industriale: non solo occorre garantire il ruolo guida dell'Europa in materia di tecnologia, innovazione e sostenibilità, ma anche fornire sostegno ai cittadini europei nell'acquisizione delle competenze idonee per rispondere alle esigenze del mercato del lavoro.


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