Consiglio europeo, il contrasto al Covid-19 al centro del confronto

Pubblicato Martedì, 20 ottobre 2020

L'emergenza Covid-19, i cambiamenti climatici e il negoziato con il Regno Unito sono i temi principali affrontati nell'ultima sessione del Consiglio europeo, 15 e 16 ottobre.

Il coordinamento generale a livello della Ue per contrastare il diffondersi della pandemia è la scelta adottata dal Consiglio, che ha definito l'attuale situazione epidemiologica “una situazione senza precedenti che suscita gravissime preoccupazioni”. In particolare i leader Ue hanno deciso di proseguire in modo coordinato in materia di: norme di quarantena, tracciamento transfrontaliero dei contatti, strategie in materia di test, valutazione congiunta dei metodi diagnostici, limitazione temporanea dei viaggi non essenziali verso l'Unione europea. Di cooperazione, stavolta a livello mondiale, si è parlato anche in tema di vaccini, per i quali il Consiglio ha tenuto a ribadire la necessità di definire un solido processo di autorizzazione e di monitoraggio, creare capacità di vaccinazione nella UE e garantire un accesso ai vaccini equo e a prezzi abbordabili.

Nella due giorni di lavoro si è discusso anche delle relazioni Ue – Regno Unito. Pur sottolineando l'intenzione di mantenere uno stretto partenariato, cosi come già stabilito negli orientamenti adottati nei mesi scorsi, il Consiglio ha rilevato con preoccupazione che i progressi sulle principali questioni di interesse per l'Unione non sono ancora sufficienti. Tenendo conto che il periodo di transizione terminerà il 31 dicembre 2020, il Consiglio ha chiesto di intensificare i lavori sullo stato di preparazione e prontezza a tutti i livelli e per tutti i risultati, compreso quello del mancato raggiungimento di un accordo e ha invitato la Commissione a esaminare tempestivamente le misure di emergenza unilaterali e limitate nel tempo che sono nell'interesse della UE.

È stata poi ribadita la necessità del contributo di tutti gli Stati membri per raggiungere la neutralità climatica della UE per il 2050, in linea con gli obiettivi dell'accordo di Parigi. Per questo i leader hanno invitato la Commissione a svolgere consultazioni approfondite con gli Stati membri per valutare le situazioni specifiche e fornire maggiori informazioni sull'impatto a livello di Stati membri. Su questo tema il Consiglio tornerà a confrontarsi nella riunione di dicembre per concordare un nuovo obiettivo di riduzione delle emissioni per il 2030 e per comunicare alla convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, entro la fine dell'anno, l'aggiornamento del contributo determinato a livello nazionale (NDC) della UE.

In allegato le conclusioni complete del Consiglio europeo del 15 e 16 ottobre. Per maggiori informazioni leggi le dichiarazioni conclusive del presidente del Consiglio Ue Charles Michel.

 

 



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