Il ricordo di Tecnostruttura per Forbice e Tamborlini

Pubblicato Martedì, 01 giugno 2021

A solo un giorno di distanza abbiamo salutato Aldo Forbice e Alfredo Tamborlini, due preziose professionalità con cui Tecnostruttura ha condiviso un pezzo della sua storia negli anni passati.

Il 24 maggio ci ha lasciato Aldo Forbice, giornalista che lavorò per quasi tutta la sua carriera in radio e televisione per la Rai, pur collaborando con diversi giornali. Divenne noto soprattutto per la conduzione del programma di Rai Radio 1 “Zapping”. Vinse diversi premi per la sua attività giornalistica, ma anche per il suo impegno sui diritti civili, e fu organizzatore di molte campagne umanitarie.

Il giorno successivo, il 25 maggio, è scomparso Alfredo Tamborlini, un amico di lunga data di Tecnostruttura, oltre che un punto di riferimento imprescindibile per tutto ciò che riguarda la formazione professionale e il lavoro. Per anni direttore generale dell'Isfol, ora Inapp, Tamborlini ha poi ricoperto incarichi di responsabilità presso la Regione Campania.

La loro professionalità, simpatia e carica umana ci mancheranno. Affidiamo il nostro saluto alle parole di Alessandro Ferrucci, primo direttore di Tecnostruttura, che ha avuto l'opportunità di collaborare strettamente con entrambi.

“Leggo che Aldo Forbice è morto. Notizia che mi lascia tristezza e mi fa ripercorrere un periodo importante della mia vita professionale, quando, a Roma, con la Commissione Europea, costruivamo "Tecnostruttura delle Regioni per il Fondo Sociale Europeo".
Ebbi l'opportunità di incontrarlo ed avere la sua collaborazione per impostare la funzione della Comunicazione con le pubblicazioni di quella nuova realtà e animarne le prime uscite pubbliche.
Lui, giornalista RAI affermato (ricordo "Zapping", la trasmissione radio RAI), ci sostenne con umiltà e professionalità. Uomo di cultura orientato sul Liberalsocialismo, mi fu guida, piuttosto che collaboratore e voglio ricordarlo come uomo e come serio e capace giornalista.

Alfredo Tamborlini è stato nostro amico e lo è stato specialmente quando Tecnostruttura cominciava la sua avventura.
Padre friulano, madre napoletana, nato e vissuto tra Roma e Napoli, si è portato dietro la forza instancabile della sua radice paterna, la finezza, anche scanzonata, napoletana, mischiata alla bonomia romana. Colto e dotato di intelligenza fine, ha fornito importanti contributi come esperto di educazione, di formazione professionale, di politiche del lavoro, competenze che ha messo a frutto nelle sue esperienze da Direttore di Isfol e dell’Assessorato alla Formazione professionale della Regione Campania.
Alfredo non era solo studio, approfondimento di argomenti tecnici, diffusore di cultura legata allo sviluppo delle risorse umane, ma, oltre ad essere autore di pubblicazioni scientifiche, riusciva a scrivere e pubblicare romanzi (per non parlare della pittura, nella quale si dilettava).
Alfredo era un ”consumatore di emozioni”, ha stimolato e raccolto amori e passioni con le persone e con gli oggetti, amante e conoscitore fine dell’arte, che praticava con i libri, piuttosto che con la pittura o col teatro, del mare come della barca. Vogliamo ricordare un uomo complesso, ricco di una umanità che metteva a disposizione con umiltà.
Vogliamo ricordare un amico prezioso di Tecnostruttura e delle persone che la compongono”.