Giovani e democrazia, l’impegno UE per un maggiore ascolto alle nuove generazioni

Pubblicato Giovedì, 12 maggio 2022

"I giovani sono sempre più coinvolti e impegnati nel futuro delle società. Si preoccupano della pace, della cooperazione internazionale, del benessere, dell'ambiente. Ma vogliono essere ascoltati, e di più”. Mariya Gabriel, commissaria UE per l'Innovazione, la ricerca, la cultura, l'istruzione e i giovani, ha così commentato i risultati dell’Eurobarometro flash, pubblicato lo scorso 6 maggio, sul tema "I giovani e la democrazia". L’indagine, condotta tra il 22 febbraio e il 4 marzo 2022, testimonia un crescente impegno dei giovani: oggi la maggior parte di loro (58%) è attiva nella società in cui vive e dichiara di aver partecipato alle attività di una o più organizzazioni giovanili negli ultimi 12 mesi. Si tratta di un aumento di 17 punti percentuali rispetto all'ultimo Eurobarometro del 2019. Per l'Anno europeo dei giovani 2022 l'aspettativa più comune tra i giovani è che i responsabili politici ascoltino più attentamente le loro istanze e vi diano seguito, e che sostengano il loro sviluppo personale, sociale e professionale (72%).
La guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina ha rafforzato tra i giovani la convinzione che il principale obiettivo dell'UE (37%) è preservare la pace, rafforzare la sicurezza internazionale e promuovere la cooperazione internazionale. Le altre priorità individuate dai giovani in ordine di importanza sono: maggiori opportunità di lavoro per i giovani (33%), la lotta alla povertà e alle disuguaglianze economiche e sociali (32%), la promozione di politiche rispettose dell'ambiente e la lotta ai cambiamenti climatici (31%).
I giovani considerano settori prioritari per l'Anno europeo dei giovani la salute mentale e fisica e il benessere (34%), la tutela dell'ambiente e la lotta ai cambiamenti climatici (34%), ma anche l'istruzione e la formazione, compresa la libera circolazione dei discenti (33%).
Nonostante la pandemia, l'indagine mostra un aumento della mobilità transnazionale dei giovani rispetto al 2019, il che riflette la forte volontà dei giovani di ristabilire contatti transfrontalieri. Circa quattro giovani su dieci (39%) hanno avuto un'esperienza lavorativa, di volontariato, di studio o sportiva in un altro paese dell'UE. Nel 2019 erano poco più di tre su dieci (31%). La mancanza di mezzi economici rimane il principale ostacolo alla partecipazione a progetti di mobilità, anche se in calo rispetto al 2019 (dal 42% al 36%).
I risultati dell'Eurobarometro confermano infine che il programma Erasmus+, che celebra il suo 35º anniversario nel 2022, è conosciuto da oltre la metà dei giovani intervistati, anche se permangono alcune differenze tra gli Stati membri: la percentuale più alta di giovani che conoscono "Erasmus+ per studenti" si registra in Grecia (72%) e a Cipro (70%) e la più bassa in Svezia (26%).
Anche per rispondere all’esigenza di un maggiore ascolto, la Commissione europea ha aperto un nuovo servizio "Voice your Vision" (Dai voce alla tua visione), una piattaforma in cui i giovani possono esprimere le loro opinioni e idee sul futuro dell’Europa e affrontare qualsiasi tema che ritengano importante: occupazione, inclusione, pace e sicurezza, cambiamenti climatici, istruzione, salute mentale. La piattaforma "Voice your Vision" risponde all'ambizione dell'Anno europeo dei giovani, che intende offrire loro gli strumenti per partecipare al dibattito pubblico e al processo decisionale.
“Nel contesto dell'Anno europeo dei giovani - ha spiegato Mariya Gabriel - facciamo tutto il possibile per aiutarli a far sentire la loro voce. Sono lieta di annunciare che abbiamo lanciato un nuovo strumento online, la piattaforma "Voice your Vision", dove i giovani possono esprimere le loro opinioni e idee sul futuro del progetto europeo".

Per maggiori informazioni consulta l'Eurobarometro Flash "I giovani e la democrazia" e la piattaforma "Voice your Vision".