Aiuti di Stato, la Commissione UE li eliminerà gradualmente per il quadro temporaneo del Covid

Pubblicato Venerdì, 13 maggio 2022

Il quadro temporaneo degli aiuti di Stato Covid non sarà prorogato oltre l'attuale data di scadenza, fissata al 30 giugno 2022 per la maggior parte degli strumenti forniti. Lo ha deciso la Commissione europea prevedendo di eliminare gradualmente l'aiuto di Stato Covid Temporary Framework, adottato il 19 marzo 2020 e modificato da ultimo il 18 novembre 2021.

Non è comunque previsto alcun cambiamento rispetto l'attuale piano di eliminazione graduale e di transizione, inclusa la possibilità per gli Stati membri di fornire specifiche misure di sostegno agli investimenti e alla solvibilità, rispettivamente fino al 31 dicembre 2022 e al 31 dicembre 2023, come già annunciato nel novembre dello scorso anno.

Ad oggi, la Commissione europea ha adottato più di 1300 decisioni nel contesto della pandemia di coronavirus, approvando quasi 950 misure nazionali per un importo totale stimato degli aiuti di Stato approvato di oltre 3 trilioni di euro. Sulla base dei dati forniti dagli Stati membri, nel periodo compreso tra metà marzo 2020 e fine giugno 2021, degli oltre 3 trilioni di euro di aiuti approvati in quel periodo, sono stati effettivamente spesi circa 730 miliardi di euro.

“Il miglioramento della situazione economica in vista dell'allentamento delle restrizioni - ha spiegato la vicepresidente esecutiva Margrethe Vestager, responsabile della politica di concorrenza - è il motivo principale per cui abbiamo deciso di non prorogare il Quadro Temporaneo Covid degli aiuti di Stato oltre il 30 giugno 2022, ad eccezione delle misure di sostegno agli investimenti e alla solvibilità, che saranno in vigore rispettivamente fino al 31 dicembre 2022 e 31 dicembre 2023, come già previsto dalla normativa vigente. Questi due strumenti sono infatti molto importanti per rilanciare l'economia e coinvolgere gli investimenti privati per una ripresa più rapida, più verde e più digitale e dovrebbero pertanto rimanere a disposizione degli Stati membri più a lungo rispetto alle altre misure”.

“L'eliminazione graduale – ha inoltre precisato Vestager - sarà progressiva e coordinata e le imprese interessate non saranno tagliate improvvisamente fuori dal sostegno necessario. Il quadro provvisorio Covid degli aiuti di Stato prevede già una transizione flessibile, in particolare per le opzioni di conversione e ristrutturazione di strumenti di debito (es. garanzie, prestiti, anticipi rimborsabili) in altre forme di aiuto, come le sovvenzioni dirette, fino al 30 giugno 2023, nell'ambito garanzie chiare. Siamo pronti a fornire tutta la guida e il supporto necessari agli Stati membri durante il phase-out. Infine, la Commissione continuerà a monitorare da vicino gli sviluppi futuri e agirà di nuovo rapidamente in caso di necessità”.

La vicepresidente ha poi ricordato che la Commissione europea ha adottato un quadro temporaneo di crisi, in vigore fino al prossimo 31 dicembre, che fornisce agli Stati membri gli strumenti mirati per affrontare le conseguenze dell'attuale crisi geopolitica, causata dall’ “insensata e illegale guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina”, assicurando che il necessario livello di sostegno rimanga disponibile per le aziende e i settori gravemente colpiti.

Oltre a questo, in base alle vigenti norme della UE in materia di aiuti di Stato, gli Stati membri dispongono costantemente di molte altre possibilità, come ad esempio misure che indennizzino le imprese per i danni subiti direttamente a causa di circostanze eccezionali o misure che aiutino le imprese a far fronte a carenze di liquidità e che necessitano di aiuti di salvataggio urgenti.

“Possibilità – ha precisato Vestager - che, insieme al nuovo quadro temporaneo di crisi, rimarranno ovviamente a disposizione degli Stati membri anche dopo l'eliminazione graduale del quadro temporaneo del Covid degli aiuti di Stato".