Job&Orienta. Gli assessori regionali approvano la “Carta di Job”

Pubblicato Venerdì, 25 novembre 2022

“All’avvio della nuova legislatura, le Regioni e PA ritengono fondamentale avviare un metodo di forte collaborazione tra le istituzioni, al fine di concentrare l’impegno di tutti i decisori sia per il conseguimento degli importanti obiettivi legati al PNRR, sia per l’attuazione di tutti gli interventi normativi necessari nel complesso scenario del mercato del lavoro e della formazione e che investono le competenze regionali in materia di istruzione, formazione, disciplina e organizzazione dei servizi per il lavoro e delle politiche attive”.

Cosi prende avvio il documento “Impostazione di un metodo di lavoro collaborativo con il Governo”, approvato in seduta congiunta dalle Commissioni X e XI della Conferenza delle Regioni e Province autonome il 25 novembre, nell'ambito di Job&Orienta.
Il documento non solo manifesta la disponibilità delle istituzioni eegionali alla collaborazione, ma sottolinea che “occorre da subito avviare un confronto proattivo per la messa in atto di un ampio spettro di interventi in materia di lavoro e formazione, nell’ambito di una reale governance multilivello basata su una forte sinergia ed integrazione tra le istituzioni, in un quadro di riferimento certo di competenze, ruoli e responsabilità”.

Con l'intento quindi di una collaborazione proficua il “documento intende focalizzare le questioni primarie in materia di formazione e lavoro che rivestono un carattere di urgenza e che necessitano di essere affrontate in modo congiunto tra Stato e Regioni nell’ambito di un cronoprogramma operativo condiviso. Ciò nella prospettiva – si precisa nella proposta regionale - non solo di consentire il raggiungimento delle “milestone” di imminente scadenza previste per la fine del 2022 e per le prossime annualità dal PNRR, ma anche - con un approccio a carattere trasversale – di dotare il nostro Paese di quelle condizioni normative, tecniche e operative necessarie a semplificare il quadro delle regole e fluidificare i processi di erogazione degli interventi di politica attiva”.