Politica di coesione, nella revisione intermedia il Consiglio concorda sulle posizioni negoziali
Pubblicato Giovedì, 19 giugno 2025"Oggi abbiamo compiuto un primo passo verso la modernizzazione della politica di coesione dell'UE. Deve essere allineata alle nostre sfide attuali ed emergenti e alle nuove priorità, come la competitività, la difesa e la sicurezza, gli alloggi a prezzi accessibili e la transizione energetica”. Katarzyna Pełczyńska-Nałęcz, ministra dei fondi e della politica regionale della Polonia, ha così definito l’accordo raggiunto, lo scorso 18 giugno, dai rappresentanti degli Stati membri (Coreper) sulle posizioni negoziali del Consiglio UE nell’ambito della revisione intermedia della politica di coesione.
I mandati negoziali riguardano le proposte della Commissione che modificano i regolamenti relativi al Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e al Fondo di coesione, nonché al Fondo per una transizione giusta (JTF), e il regolamento sul Fondo sociale europeo Plus (FSE+).
Le proposte della Commissione contengono modifiche mirate al quadro normativo dei fondi della politica di coesione per allineare le priorità di investimento all'evoluzione del contesto economico, sociale e geopolitico, nonché agli obiettivi della UE in materia di clima e ambiente. L’obiettivo principale è allineare gli investimenti della politica di coesione alle nuove priorità, in particolare la competitività e la decarbonizzazione, la difesa e la sicurezza, gli alloggi a prezzi accessibili, l'accesso all'acqua, la gestione sostenibile delle risorse idriche e la resilienza idrica, la transizione energetica e le sfide che le regioni frontaliere orientali devono affrontare. A tal fine, esse introducono una maggiore flessibilità e incentivi per facilitare il rapido dispiegamento delle risorse e accelerare l'attuazione dei programmi.
Le posizioni negoziali del Consiglio si basano su alcuni elementi principali:
- l'abbassamento dei tassi di prefinanziamento e cofinanziamento a livello di priorità per tutti i nuovi obiettivi specifici, abbassando anche la soglia per gli incentivi finanziari aggiuntivi
- l'introduzione di ulteriori deroghe al regolamento sulle disposizioni comuni (RDC) - il codice unico dei fondi UE erogati congiuntamente con gli Stati membri e le regioni - sulla pubblicità da parte dei beneficiari
- l'introduzione di disposizioni aggiuntive in materia di flessibilità per gli Stati membri che rispettano i requisiti di concentrazione a livello di categoria di regioni
- l'introduzione di un nuovo articolo in ciascuna proposta conferma che gli impegni sospesi in base a misure adottate nel contesto del regolamento sulla condizionalità non possono essere soggetti a modifiche o trasferimenti di programma. Lo stesso vale per gli importi eccedenti l'importo di flessibilità corrispondente agli obiettivi specifici valutati negativamente dalla Commissione in base all'applicazione delle condizioni abilitanti orizzontali previste dal Regolamento sulle disposizioni comuni (RDC).
Ora la presidenza del Consiglio avvierà i negoziati con il Parlamento europeo per raggiungere un accordo.
Per maggiori informazioni consulta:
- Regolamento sulle misure specifiche per affrontare le sfide strategiche nel contesto della revisione intermedia, mandato negoziale del Consiglio, 18 giugno 2025