Un’Europa vicina ai cittadini. Presentati i risultati della consultazione pubblica sul futuro della Ue promossa dal Cnel

Pubblicato Mercoledì, 10 aprile 2019

Gli Italiani guardano con fiducia al futuro dell’Europa, che considerano un punto di riferimento nella ricerca di soluzioni efficaci ai problemi dell’economia, del lavoro, del welfare, alla tutela ambientale e dei diritti personali. Un’Europa che deve investire più sul benessere personale e sociale che sui propri assetti istituzionali. Questa è la sintesi di quanto emerso dai dati raccolti dal Cnel attraverso una consultazione pubblica sul futuro dell’Europa, la prima del genere realizzata in Italia.

Gli Italiani hanno espresso il maggior consenso (9,1 su 10) per la necessità di definire e garantire i principi alla base dell’Unione tra i diversi Paesi membri. In particolare, ad essere più sentita è la necessità di vedere tutelati il diritto alla libertà, alla sicurezza dei cittadini, seguito dal rispetto della vita privata e familiare e della libertà di pensiero, coscienza e religione per tutti. Meno importante, per gli Italiani è stato il tema degli assetti istituzionali (6,9) e politici, soprattutto transnazionali (6,2). 

Sul fronte economico e sociale, se una delle aspettative maggiori riguarda il sostegno all’occupazione ed alle pari opportunità per l’accesso al mondo del lavoro, non meno interessante è l’attenzione alla tutela ambientale e al ciclo dei rifiuti, alla libertà di circolazione, alla sicurezza, alla libertà di pensiero e al rispetto della vita privata. Rilevante anche il risultato sull’aspettativa in tema di prestazioni minime di welfare e di assistenza sanitaria.

Dati che secondo Beatrice Covassi, Capo Rappresentanza Italia della Commissione Europea, "confermano che gli Italiani credono e hanno fiducia nell'Europa”. 

“L'Europa delle nazioni non è Europa. È chiaro che bisogna avvicinare le strutture europee ai cittadini”, ha detto Romano Prodi durante la lectio magistralis “Il futuro dell’Europa: problemi e prospettive", svolta in occasione della presentazione dei risultati della consultazione. 

“Persone di ruoli e generazioni diverse hanno espresso i propri auspici sull’Europa del futuro, al Cnel ora il compito di fare sintesi, rispettando il dettato costituzionale che le assegna un ruolo di rappresentanza democratica”, ha aggiunto il Presidente del Cnel Tiziano Treu.

La consultazione era composta da questionari comprendenti 16 domande a risposta multipla riferite a 4 aree tematiche: principi fondamentali dell’Unione Europea; politiche economiche; politiche sociali e digitalizzazione. La consultazione è stata aperta il 1° febbraio e si è conclusa il 25 marzo e hanno risposto spontaneamente 13.417 Italiani. 


In allegato i risultati della Consultazione



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