UE, pubblicate le previsioni economiche di estate 2019

Pubblicato Mercoledì, 10 luglio 2019

L'economia europea, prevista in crescita nel 2019 per il settimo anno consecutivo, dovrebbe registrare un'espansione in tutti gli Stati membri. Nel primo trimestre dell'anno la crescita nella zona euro è risultata più forte del previsto grazie a una serie di fattori temporanei e alle misure di politica di bilancio, che hanno aumentato il reddito disponibile delle famiglie in diversi Stati membri. Le prospettive a breve termine per l'economia europea sono tuttavia oscurate da fattori esterni, tra cui le tensioni commerciali a livello mondiale e significative incertezze a livello di politiche. Questo il quadro tracciato nelle previsioni economiche d’estate 2019 della Ue.

Le previsioni di crescita del PIL per la zona euro nel 2019 restano invariate all'1,2 %, mentre quelle per il 2020 sono state leggermente riviste al ribasso, all'1,4 %, a seguito del ritmo più moderato della crescita previsto per il resto di quest'anno; le previsioni sul PIL della UE restano invariate all'1,4 % nel 2019 e all'1,6 % nel 2020. Per il 2020 si prevede una crescita più sostenuta del PIL, dovuta in parte al numero maggiore di giorni lavorativi. La domanda interna, e in particolare i consumi delle famiglie, continua a sospingere la crescita economica in Europa, grazie anche al persistente vigore del mercato del lavoro. Per l'anno in corso e per il prossimo si prevede una crescita del PIL in tutti gli Stati membri della UE, che sarà tuttavia significativamente più forte in alcune determinate aree (ad es., Europa centrale e orientale, Malta e Irlanda).

"L'economia europea continua a crescere – ha commentato Pierre Moscovici, commissario per gli Affari economici e finanziari, la fiscalità e le dogane - nonostante un contesto mondiale difficile. Tutti i Paesi della UE sono previsti in crescita sia nel 2019 che nel 2020 grazie a un forte mercato del lavoro che sostiene la domanda. Dati i numerosi rischi che pesano sulle prospettive economiche, dobbiamo intensificare gli sforzi per rafforzare la resilienza delle nostre economie e della zona euro nel suo complesso."

Per l’Italia le previsioni estive della Commissione europea confermano le stime precedenti, diffuse in primavera: per il 2019 la crescita ipotizzata (+0,1%) viene definita "marginale" mentre per il 2020 si parla di ripresa moderata. Per Bruxelles in Italia "non ci si attende che l'attività economica rimbalzi significativamente prima della fine dell'anno", e "i rischi alla crescita restano pronunciati, specialmente nel 2020, quando le politiche di bilancio affrontano particolari sfide". Secondo la Ue la crescita italiana 2019-2020 "è legata soprattutto ai consumi privati, sostenuti da prezzi dell'energia più bassi e dal reddito di cittadinanza. Ma questi fattori positivi è probabile che vengano attenuati da un mercato del lavoro meno dinamico e dal calo della fiducia dei consumatori associata all'aumento di risparmi preventivi".

Le previsioni si basano su una serie di ipotesi tecniche relative ai tassi di cambio, ai tassi di interesse e ai prezzi delle materie prime, aggiornate al 28 giugno. Per tutti gli altri dati, le previsioni tengono conto delle informazioni disponibili fino al 2 luglio.

Le prossime previsioni della Commissione europea saranno le previsioni economiche di autunno nel novembre 2019.

È disponibile online il testo integrale delle previsioni economiche d’estate 2019.