Previsioni economiche d'inverno 2020, confermata una crescita modesta per la UE

Pubblicato Lunedì, 17 febbraio 2020

L'economia europea è destinata a restare su un percorso di crescita costante e moderata. Le previsioni economiche d'inverno 2020 indicano per la zona euro la crescita del prodotto interno lordo (PIL) stabile all'1,2 % nel 2020 e nel 2021, mentre per la UE nel suo complesso prevedono che la crescita scenda leggermente all'1,4 % nel 2020 e nel 2021 rispetto all'1,5 % prospettato dalle previsioni economiche d'autunno 2019.

Il contesto esterno rimane problematico, ma la costante creazione di posti di lavoro, la forte crescita delle retribuzioni e una combinazione di politiche favorevole dovrebbero aiutare l'economia europea a restare su un percorso di crescita moderata. Secondo quanto riportato nelle previsioni economiche d’inverno, i consumi privati e gli investimenti, in particolare nel settore dell'edilizia, continueranno a dare ossigeno alla crescita economica. Gli investimenti pubblici, soprattutto nelle infrastrutture digitali e del settore dei trasporti, aumenteranno in modo significativo in diversi Stati membri. Insieme ai timidi segnali di stabilizzazione del comparto manifatturiero e al possibile arresto del calo dei flussi commerciali a livello mondiale, ciò dovrebbe consentire all'economia europea di continuare a espandersi, ma non di accelerare la crescita.

"Nonostante il contesto difficile – ha spiegato Valdis Dombrovskis, vicepresidente esecutivo per Un'economia al servizio delle persone - l'economia europea rimane su un percorso stabile, mentre continua la creazione di nuovi posti di lavoro e la crescita delle retribuzioni. Ma dobbiamo essere consapevoli dei potenziali rischi all'orizzonte: un panorama geopolitico più volatile associato a incertezze commerciali. Gli Stati membri - ha concluso - dovrebbero quindi utilizzare questa finestra di opportunità per portare avanti le riforme strutturali volte a stimolare la crescita e la produttività”.

Anche Paolo Gentiloni, commissario europeo responsabile per l'Economia, si è espresso sui dati delle previsioni UE: "Nei prossimi due anni per l'economia europea si prospetta una crescita stabile, benché modesta, che prolungherà il periodo di espansione più lungo dall'introduzione dell'euro nel 1999, cui fanno eco buone notizie sul fronte occupazionale. Abbiamo inoltre assistito a sviluppi incoraggianti quanto alla riduzione delle tensioni commerciali e all'eventualità, ormai scongiurata, di una Brexit senza accordo”.

Dato che le future relazioni tra la UE e il Regno Unito non sono ancora chiare, le proiezioni per il 2021 si fondano sull'ipotesi puramente tecnica dello status quo in termini di relazioni commerciali. Si tratta di un'ipotesi formulata unicamente a fini di previsione, che non anticipa né prospetta l'esito dei negoziati tra la UE e il Regno Unito.
Guardando agli aspetti positivi, l'economia europea potrebbe trarre vantaggio da politiche di bilancio più espansive e propizie per la crescita e beneficiare di effetti di ricaduta positivi derivanti da condizioni di finanziamento più favorevoli in alcuni Stati membri della zona euro.

Le previsioni si basano su una serie di ipotesi tecniche relative ai tassi di cambio, ai tassi di interesse e ai prezzi delle materie prime, aggiornate al 29 gennaio. Per tutti gli altri dati, comprese le ipotesi relative alle politiche governative, le previsioni tengono conto delle informazioni disponibili fino al 4 febbraio incluso.
Le prossime previsioni economiche della Commissione europea saranno le previsioni economiche di primavera 2020, che saranno pubblicate il 7 maggio 2020.

Consulta il documento integrale delle previsioni economiche d'inverno 2020