Consiglio europeo, nessun accordo sul prossimo bilancio Ue

Pubblicato Martedì, 25 febbraio 2020

"Abbiamo lavorato alacremente per cercare di conciliare le diverse preoccupazioni, i diversi interessi e i diversi pareri sul tavolo. Ma abbiamo bisogno di più tempo". Charles Michel, presidente del Consiglio europeo, ha così spiegato il mancato accordo sul prossimo bilancio Ue, discusso nel vertice tra i 27 membri Ue, svoltosi il 20 e il 21 febbraio scorsi.

La bozza presentata da Charles Michel - pari a circa 1.100 miliardi di euro, l'1,074% del Pil Ue - era stata già criticata dai Paesi membri prima dell’avvio del vertice.  Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha definito la “proposta Michel” “una buona base di partenza”, ma viste le posizioni in campo ha annunciato un negoziato “lungo e duro” e ha chiesto che vengano salvaguardate le risorse per un bilancio “moderno”, ovvero che possa finanziare i pilastri della politica Ue, dal green deal al digitale alla difesa. 

Molto critico, invece, il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, che minaccia lo stop dell’Eurocamera se il testo non dovesse cambiare. "Il Parlamento non accetterà un accordo qualsiasi. Esiste una larghissima maggioranza pronta a rigettare qualsiasi proposta che non tenga in debito conto delle sue posizioni", ha dichiarato Sassoli.

Per il nostro Paese la posizione è stata presentata dal premier Giuseppe Conte che ha sottolineato come: "L'Italia ribadisce la propria indisponibilità ad affrontare un negoziato al ribasso, il bilancio europeo deve fornire gli strumenti per realizzare gli obiettivi dell'Agenda strategica europea". Il premier, riferisce Palazzo Chigi, "ha tenuto una posizione molto chiara e ferma sulla politica agricola comune e sulla coesione".

La sessione del Consiglio europeo ha affrontato quattro principali dettagli legati al bilancio a lungo termine della UE per il periodo 2021-2027:
- il livello complessivo
- i volumi dei principali settori d'intervento
- il finanziamento, comprese entrate (risorse proprie) e correzioni
- condizionalità e incentivi.

Il presidente Charles Michel ora procederà con singole consultazioni con i leader della UE sulle modalità di avanzamento dei lavori. “Ovviamente, rimaniamo molto determinati e decisi – ha dichiarato Michel -Sappiamo che il progetto europeo richiede impegno e tenacia, fermezza e determinazione. È questo lo spirito che ci anima e ci guida”.

Sul sito del Consiglio Ue sono disponibili le dichiarazioni del presidente Charles Michel al termine del Consiglio europeo straordinario del 20 e 21 febbraio 2020.