50 anni delle Regioni, il discorso del Presidente Mattarella nell'incontro con le Regioni

Pubblicato Martedì, 04 agosto 2020

"In questi cinquant’anni le Regioni si sono affermate come componente fondamentale dell’architettura istituzionale della Repubblica, con un indubbio e prezioso accrescimento della nostra vita democratica in ogni ambito". In occasione del cinquantesimo anniversario della istituzione delle Regioni a statuto ordinario, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha incontrato al Quirinale i presidenti di Regioni.

"Le Regioni si sono rivelate un forte elemento di coesione del popolo italiano", ha sottolineato Mattarella. "Credo che si possa dire che le esperienze realizzate hanno gradualmente indotto a perfezionare l’attuazione delle previsioni costituzionali, talvolta favorendone una positiva e coerente evoluzione".

Ripercorrendo le tappe fondamentali delle riforme che negli anni hanno caratterizzato il ruolo e le funzioni attribuite alle Regioni, il Presidente Mattarella arriva ad affrontare una riflessione sulle modalità di una sempre più strutturata e fattiva collaborazione tra Governo e Regioni,
riflessione sollecitata dalle stesse Regioni durante l'incontro.
"Accanto al coordinamento tra Stato e Regioni, che le Conferenze intergovernative sono in grado di assicurare, un ulteriore importante contributo di coordinamento orizzontale è quello offerto dalla Conferenza delle Regioni.
Come, a più riprese, ha ricordato la Corte costituzionale, il sistema delle Conferenze costituisce – in atto - l’unica sede per realizzare il principio della leale collaborazione”, ha ricordato Mattarella.

Alla sollecitazione promossa dalla Conferenza delle Regioni di un riordino delle forme di raccordo tra Stato e autonomie territoriali, il Presidente della Repubblica precisa: “Non compete a me fornire risposte a questo riguardo, ma è incontestabile che la presenza del livello regionale di legislazione, ancor più come ridefinito nel 2001, ha introdotto e pone a continua prova il tema del riparto della potestà legislativa e dell’esercizio delle competenze amministrative. La Corte Costituzionale, soprattutto dopo la riforma del 2001, ha svolto un’opera preziosa di regolazione, anche ponendo rimedio a qualche aspetto di insufficiente chiarezza delle norme costituzionali. Ma il problema – ha concluso Mattarella - presenta profili che richiedono una ulteriore, approfondita discussione e riflessione e una migliore definizione”.

Infine il Presidente Mattarella ha richiamato l'attuale crisi economica e sociale che stiamo attraversando a causa della pandemia da Covid-19 e ha ricordato la scelta condotta dall'Unione europea che, dando “prova di lungimiranza e tempestività”, ha messo a punto strumenti volti a favorire la ripresa e la crescita economica del Continente.

“Il Piano per l’Italia, in cui è prezioso il contributo delle Regioni, - ha sottolineato Mattarella - rappresenta un impegno ineludibile. Impegno correttamente avvertito non come il passaggio di una diligenza cui attingere ma come un’occasione di storico rilancio del sistema Italia, con modalità di coinvolgimento e collaborazione compatibili con la pressante urgenza di definizione.
È un appuntamento da non perdere per incidere su nodi strutturali con riforme e investimenti commisurati: tutela dei bisogni, rilancio dell’economia, valorizzazione dei territori con il recupero di ritardi decennali, sono priorità nazionali da definire alle quali devono concorrere tutte le energie del Paese, istituzionali, di ogni livello di governo, e sociali.
La Repubblica, forte del suo assetto consolidato e delle sue capacità – ha concluso - saprà far fronte anche a questa sfida”.

Il discorso completo del Presidente Sergio Mattarella all'incontro con i Presidenti di Regioni è disponibile sul sito del Quirinale.