Certificazione delle competenze

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La certificazione delle competenze è uno strumento di sistema centrale, trasversale ai sistemi di istruzione, formazione professionale e lavoro, che consente di ottimizzare l’impiego del capitale umano nel mercato del lavoro, quantificando, sulla base di criteri prestabiliti, il bagaglio delle esperienze personali e professionali dell’individuo qualunque sia il contesto in cui ha acquisito gli apprendimenti.

Fino al 2012, in Italia non esisteva un dispositivo nazionale per il riconoscimento degli apprendimenti. Il panorama era costellato da una numerosi sistemi territoriali, diversi tra loro, che rendevano difficile anche valutare le conoscenze e le competenze delle persone in possesso di una qualificazione, equivalente ma rilasciata in territori diversi. Già nella programmazione del FSE 2000-2006, su sollecitazione della Commissione Europea, le Regioni avevano avviato una valutazione comune sulla necessità/opportunità di lavorare alla costruzione di un sistema nazionale, attraverso un progetto interregionale, che ha avuto due diverse edizioni. In quella sede, in collaborazione con i Ministeri del Lavoro e dell’Istruzione, si erano sviluppate organicamente tutte le riflessioni e le proposte operative di costruzione di un sistema nazionale: da quel progetto sono scaturite esperienze significative, quali il sistema nazionale di IeFP, qualifiche triennali e diplomi quadriennali, e le specializzazioni IFTS, le cui figure nazionali, descritte in termini di standard professionali e formativi e le regole di sistema. Esperienze che hanno rappresentato il primo banco di prova nella costruzione di una proposta regionale unitaria a livello nazionale.  

Il cambio di rotta significativo si è avuto con la legge di riforma del mercato del lavoro n. 92 del 2012, che riconosce un ruolo di primo piano agli apprendimenti e, quindi, indica la strada da seguire per costruire un sistema nazionale basato su standard minimi per certificare le competenze formali e su livelli essenziali delle prestazioni (LEP) per individuare e validare gli apprendimenti non formali e informali. 

Con i successivi provvedimenti normativi, il decreto legislativo n. 13 del 2013 e il decreto interministeriale del 30 giugno 2015, il Sistema nazionale della certificazione delle competenze prende forma e si dota di sostanza. In questa fase sono state messe a fattor comune le esperienze territoriali in materia di certificazione delle competenze, sono stati condivisi e progressivamente armonizzati gli strumenti e le metodologie a disposizione.

Tutti elementi che contribuiscono alla costruzione del segmento del Repertorio nazionale dei titoli di istruzione e formazione dedicato alle qualificazioni regionali e contenuto nell’Atlante del lavoro e delle qualificazioni. Un dispositivo che, attraverso un meccanismo di correlazione e con l’assegnazione dei livelli EQF, assicura il mutuo riconoscimento delle qualificazioni regionali, che sono rese spendibili su tutto il territorio italiano ed europeo.

Il sistema nazionale, dunque, migliora la trasparenza, la comparabilità e la comprensione delle qualificazioni in possesso dei singoli individui, crea il collegamento necessario tra i settori dell’istruzione, della formazione professionale e del lavoro affinché dialoghino tra loro, garantisce una strategia nazionale unitaria in tema di certificazione delle competenze.



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