Riconoscimenti professionali, pubblicata la relazione del Dipartimento Politiche comunitarie

Pubblicato Mercoledì, 28 aprile 2010

Quasi tremila riconoscimenti professionali nel 2008 sono stati realizzati in Italia. Il dato emerge dalla relazione presentata dall'Italia alla Commissione europea sull'attuazione della direttiva sui riconoscimenti professionali (direttiva 2005/36/Ce) a due anni dalla sua entrata in vigore.
La relazione è stata predisposta dal Dipartimento Politiche comunitarie della Presidenza del Consiglio dei ministri, con la collaborazione di tutte le amministrazioni interessate che hanno fornito i dati per ciascuna professione regolamentata.
Ogni Paese ha potuto inserire i dati, relativi alle specifiche professioni, direttamente nella banca dati predisposta dalla Commissione, che è accessibile da chiunque sia interessato a conoscere tali flussi.
La relazione separa i dati relativi alle sette professioni con riconoscimento automatico (medici, odontoiatri, veterinari, farmacisti, medici specializzati, infermieri e architetti) dalle professioni con riconoscimento delle qualifiche professionali secondo il sistema generale. Nel primo caso, si tratta di professioni, precedentemente regolamentate da direttive settoriali, per le quali la nuova direttiva stabilisce le condizioni minime di formazione per ciascuna delle attività professionali. In tal modo, il cittadino con il titolo di formazione conforme alla direttiva può ottenere il riconoscimento automatico e quindi esercitare  la professione in tutti gli Stati membri.
Il sistema generale, invece, si basa sul principio del riconoscimento reciproco, ferma restando la possibilità di applicare misure di compensazione in caso di differenze sostanziali tra la formazione acquisita dal lavoratore interessato e quella richiesta nello Stato membro ospitante. La misura di compensazione potrà consistere in un tirocinio d'adattamento o in una prova attitudinale.
Anche il gruppo tecnico Professioni, del Coordinamento tecnico della IX Commissione della Conferenza delle Regioni e Province autonome ha realizzato un approfondimento delle tematiche connesse all'adozione del D.Lgs. 206/2007. Lo scorso anno è stata, inoltre, promossa una ricognizione sulle procedure già in uso nelle Regioni per il riconoscimento dei titoli e delle esperienze professionali dei lavoratori comunitari; tale iniziativa ha consentito di  avviare un confronto  in  merito  all'applicazione  delle  disposizioni  del  D.Lgs.  206/2007 nei territori.

In allegato la Relazione del Dipartimento Politiche Comunitarie.



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