G20 Ricerca e Istruzione. Nuove competenze, digitalizzazione e cooperazione tra Paesi nella Dichiarazione congiunta conclusiva

Pubblicato Giovedì, 09 settembre 2021

Nella prima riunione del G20 sulla ricerca e sull’istruzione, i ministri competenti per materia hanno affrontato tre temi principali: come affrontare le nuove competenze in continua evoluzione; come sfruttare il potenziale della tecnologia digitale nel rispetto dei principi e dei valori etici; e come promuovere l’utilizzo di infrastrutture digitali comuni per supportare la collaborazione nella ricerca, nella scienza aperta e nell’istruzione superiore.

Sul tema delle nuove competenze, in particolare, la riunione ministeriale, dello scorso 6 agosto, ha messo in risalto l’importanza di “promuovere lo sviluppo tecnologico incentrato sulla persona, aumentando l’accesso alla ricerca e all’istruzione superiore per tutti”, affrontando il “divario digitale” e mitigando “i rischi di sicurezza negli ambienti digitali in modo inclusivo ed equo”.

A conclusione dei lavori, i ministri della ricerca e dell'istruzione superiore hanno adottato la "Dichiarazione dei ministri del G20 sulla mobilitazione della ricerca, dell'istruzione superiore e della digitalizzazione a favore di una ripresa sostenibile, resiliente e inclusiva". La dichiarazione è incentrata su tre pilastri:
1. far fronte alla natura mutevole delle competenze;
2. principi e valori etici della ricerca e dell'istruzione superiore;
3. verso una comprensione comune degli spazi digitali.

I ministri si sono inoltre impegnati a “continuare il lavoro avviato per identificare i principi etici e i valori richiesti per plasmare società inclusive, resilienti e sostenibili attraverso iniziative di scienza aperta e di educazione”, tenendo in considerazione, tra l’altro, la necessità di “proteggere i diritti umani, la dignità, la privacy e i dati personali in tutto il ciclo di vita della progettazione e dell’uso dell’intelligenza artificiale e di tutte le tecnologie digitali nella ricerca, nella gestione dell’educazione, nell’insegnamento e nell’apprendimento”.

Nella Dichiarazione è presente anche un riferimento a “produrre e condividere informazioni su ricerca e istruzione in modo aperto, sicuro e FAIR (Findable, Accessible, Interoperable and Reusable), rispettando i regolamenti nazionali e internazionali e osservando i principi e i valori accademici ed etici”, oltre all’impegno a “promuovere la partecipazione di donne e ragazze negli studi STEM e in altre materie legate alla progettazione e realizzazione di iniziative digitali”.

Inoltre, in un Allegato di buone pratiche, che integra la Dichiarazione, i ministri della Ricerca dei Paesi del G20 hanno anche evidenziato l’esigenza di “incoraggiare il continuo scambio e il rafforzamento della collaborazione e della cooperazione in ricerca e istruzione superiore a livello internazionale”.

La dichiarazione è in linea con i lavori dell'Unione europea diretti a realizzare e rafforzare lo Spazio europeo della ricerca e lo Spazio europeo dell'istruzione, ad attuare il nuovo piano d'azione per l'istruzione digitale e a sfruttare il potenziale di ricerca e innovazione degli istituti di istruzione superiore in Europa.

"Questo processo permetterà di sfruttare al meglio tutto il potenziale della digitalizzazione nell'istruzione superiore e nella ricerca. È nostra intenzione – ha commentato la commissaria Ue per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani Mariya Gabriel, che ha partecipato virtualmente alla riunione - sviluppare una forza lavoro digitale qualificata e un ecosistema connesso di infrastrutture di ricerca digitale basato su principi scientifici aperti e valori etici condivisi".

 

Per maggiori dettagli, è disponibile il testo della "Dichiarazione dei ministri del G20 sulla mobilitazione della ricerca, dell'istruzione superiore e della digitalizzazione a favore di una ripresa sostenibile, resiliente e inclusiva"