Semestre europeo, il Consiglio Ue ne valuta il ruolo nei Piani di ripresa e resilienza

Pubblicato Venerdì, 12 novembre 2021

"Durante questo periodo eccezionale il semestre europeo si è dimostrato un quadro credibile e flessibile per il coordinamento delle politiche economiche, fiscali e occupazionali della UE”. Nelle conclusioni dei lavori del Consiglio dell’Unione europea, dello scorso 9 novembre, i ministri hanno concordato sui buoni risultati ottenuti con l’adeguamento del quadro per il coordinamento annuale delle politiche economiche, fiscali e occupazionali in tutta l'Unione europea per far fronte alla crisi pandemica.

Come già nel 2020, anche per l’anno in corso il semestre europeo ha subito un “aggiustamento temporaneo” con orientamenti politici incentrati esclusivamente sulle politiche fiscali, “poiché l'attenzione – si legge nelle conclusioni del Consiglio -  è stata rivolta alla preparazione, adozione e attuazione del programma di ripresa e resilienza” e questo ha contribuito al coordinamento delle azioni politiche “per affrontare efficacemente la pandemia, sostenere l'economia e sostenere una ripresa sostenibile”.

Per il 2020, invece, il Consiglio chiede un rapido ritorno agli elementi centrali del semestre europeo nel ciclo 2022, in particolare ripristinando le relazioni nazionali e le raccomandazioni specifiche per paese, che dovrebbero concentrarsi su una gamma completa di sfide riguardanti le politiche economiche, fiscali e occupazionali, comprese quelle con ampie ricadute.

Il semestre europeo e lo strumento per la ripresa e la resilienza dovrebbero continuare, in sinergia e senza duplicazioni, ad affrontare l'impatto della crisi e a contribuire a rafforzare la resilienza economica e una crescita a lungo termine sostenibile, dinamica e inclusiva, rafforzando così la convergenza tra le economie dell'UE. 

In particolare, il Consiglio ha tenuto a sottolineare che il semestre europeo dovrebbe continuare a garantire una sorveglianza completa delle politiche fiscali, finanziarie, economiche e occupazionali e dovrebbe monitorare da vicino i rischi e le sfide rimanenti e in evoluzione, individuare le lacune politiche e garantirne il seguito. Ma soprattutto dovrebbe prestare particolare attenzione alla transizione verde e digitale, “che deve essere un driver chiave per la ripresa; dovrebbe promuovere una crescita economica sostenibile, mercati del lavoro ben funzionanti e l'inclusione sociale”.

Infine il Consiglio ha deciso di avviare discussioni approfondite sulla revisione della governance economica, rilanciata dalla Commissione il 19 ottobre, e sulle sue potenziali implicazioni sul funzionamento del semestre europeo, in particolare per quanto riguarda il patto di stabilità e crescita e la procedura per gli squilibri macroeconomici.