Aiuti di Stato, la UE approva per l’Italia la carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027

Pubblicato Martedì, 07 dicembre 2021

Nel quadro degli orientamenti riveduti in materia di aiuti di Stato a finalità regionale ("orientamenti"), la Commissione europea ha approvato la carta dell'Italia per la concessione degli aiuti a finalità regionale dal 1º gennaio 2022 al 31 dicembre 2027.

Gli orientamenti riveduti, che entreranno in vigore il 1º gennaio prossimo, consentono agli Stati membri di aiutare le regioni europee meno favorite a recuperare il ritardo accumulato e di ridurre le disparità in termini di benessere economico, reddito e disoccupazione. Offrono, inoltre, maggiori possibilità di dare sostegno alle regioni che affrontano una transizione o sfide strutturali, come lo spopolamento, affinché possano contribuire pienamente alla transizione verde e digitale. Per garantire una concorrenza leale nel mercato unico, gli orientamenti riveduti mantengono garanzie per impedire agli Stati membri di utilizzare fondi pubblici per innescare la delocalizzazione di posti di lavoro da uno Stato membro della UE a un altro.

La carta degli aiuti a finalità regionale dell'Italia, approvata lo scorso 2 dicembre, indica le regioni italiane ammissibili agli aiuti per investimenti a finalità regionale. La carta stabilisce le intensità massime di aiuto nelle regioni ammissibili, cioè l'importo massimo dell'aiuto di Stato che può essere concesso per ciascun beneficiario, espresso sotto forma di percentuale dei costi di investimento ammissibili.

A norma degli orientamenti riveduti, un gruppo di regioni che ospitano il 41,99 % della popolazione italiana sarà ammissibile agli aiuti per investimenti a finalità regionale:

• Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna (che totalizzano il 32% della popolazione italiana) rientrano tra le regioni più svantaggiate, con un PIL pro capite inferiore al 75% della media UE. Rientrano nelle cosiddette "zone a", con intensità massime di aiuto per le grandi imprese comprese tra il 30% e il 40%;

• l'Italia ha la possibilità di designare cosiddette "zone c non predefinite" per un massimo del 9,99 % della popolazione nazionale. La designazione specifica delle "zone c non predefinite" può avvenire in futuro e comporterebbe una o più modifiche della carta degli aiuti a finalità regionale appena approvata.

In tutte le zone menzionate, le intensità massime di aiuto possono essere maggiorate di 10 punti percentuali per gli investimenti delle imprese di medie dimensioni e di 20 punti percentuali per gli investimenti delle piccole imprese.

Non appena disponibile, l’approvazione da parte della Commissione europea della carta degli aiuti a finalità regionale per l’Italia sarà consultabile sotto il numero SA.100380 (nel registro degli aiuti di Stato) sul sito web della DG Concorrenza