Eurobarometro, serve definire principi digitali per una trasformazione di successo

Pubblicato Giovedì, 16 dicembre 2021

Internet e gli strumenti digitali svolgeranno un ruolo importante in futuro ed è utile che l'Unione europea definisca e promuova i diritti e i principi europei per garantire una trasformazione digitale di successo. Questi i principali risultati dello speciale sondaggio Eurobarometro della Commissione europea, condotto a settembre e ottobre 2021 e pubblicato lo scorso 6 dicembre.

I risultati del sondaggio mostrano che più di otto europei su dieci (81%) ritengono che entro il 2030 gli strumenti digitali e Internet saranno importanti nelle loro vite. Oltre l'80% dei cittadini dell'UE ritiene che il loro utilizzo porterà almeno tanti vantaggi quanti svantaggi. Mentre solo una piccola minoranza (12%) si aspetta più svantaggi che vantaggi dall'uso di strumenti digitali e Internet entro il 2030.

Un'ampia maggioranza (82%) dei cittadini dell'UE ritiene utile che l'Unione europea definisca e promuova una visione europea comune sui diritti e sui principi digitali. Questi principi dovrebbero avere implicazioni concrete per i cittadini, ad esempio nove su dieci (90%) sono favorevoli all'inclusione del principio secondo cui tutti, comprese le persone con disabilità o a rischio di esclusione, dovrebbero beneficiare di servizi pubblici digitali facilmente accessibili e di facile utilizzo. Le persone vogliono essere chiaramente informate sui termini e le condizioni che si applicano alla loro connessione Internet, essere in grado di accedere a Internet tramite una connessione conveniente e ad alta velocità ed essere in grado di utilizzare un'identità digitale sicura e affidabile per accedere a un'ampia gamma di servizi on line pubblici e privati.

Il mondo del digitale genera negli europei anche diverse preoccupazioni. Più della metà (56%) dei cittadini dell'UE intervistati ha espresso preoccupazione per gli attacchi informatici e la criminalità informatica come il furto o l'abuso di dati personali, software dannoso o phishing. Inoltre, più della metà (53%) di loro ha anche espresso preoccupazione per la sicurezza e il benessere dei bambini online e quasi la metà (46%) dei cittadini dell'UE è preoccupata per l'uso di dati e informazioni personali da parte di aziende o enti pubblici amministrazioni. Circa un terzo (34%) dei cittadini dell'UE è preoccupato per la difficoltà di disconnettersi e trovare un buon equilibrio tra vita online e offline e circa uno su quattro (26%) è preoccupato per la difficoltà di apprendere nuove competenze digitali necessarie per intraprendere un'attività parte nella società. Infine, circa un cittadino dell'UE su cinque (23%) ha espresso preoccupazione per l'impatto ambientale dei prodotti e servizi digitali.

L'esito di questa prima indagine Eurobarometro contribuirà a sviluppare la proposta di dichiarazione europea sui diritti e sui principi digitali del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione. La Dichiarazione promuoverà una transizione digitale plasmata dai valori condivisi europei e da una visione incentrata sull'uomo del cambiamento tecnologico.

Per approfondimenti è disponibile il testo integrale dell'Eurobarometro su diritti e principi digitali.