Green Deal UE, rafforzare la protezione dell'ambiente attraverso il diritto penale

Pubblicato Venerdì, 24 dicembre 2021

“La distruzione intenzionale del nostro ambiente naturale minaccia la nostra stessa sopravvivenza come umanità. Lasciare agire impunemente i trasgressori mina i nostri sforzi collettivi per proteggere la natura e la biodiversità, combattere la crisi climatica, ridurre l'inquinamento ed eliminare i rifiuti. Gli abusi gravi devono essere accolti con una risposta seria”. Il vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo, Frans  Timmermans, ha spiegato così la scelta della Commissione europea di adottare una proposta di una nuova direttiva UE per reprimere la criminalità ambientale, onorando un impegno fondamentale del Green Deal europeo. 

La proposta intende rendere più efficace la tutela dell'ambiente obbligando gli Stati membri ad adottare misure di diritto penale, definisce nuovi reati ambientali, fissa un livello minimo di sanzioni e rafforza l'efficacia della cooperazione in materia di applicazione della legge. Inoltre obbliga gli Stati membri a fornire sostegno ed assistenza alle persone che denunciano reati ambientali e a cooperare con le autorità preposte all'applicazione della legge.

La Commissione, in particolare, propone di fissare un denominatore minimo comune per le sanzioni per i reati ambientali. Qualora il reato causi o possa causare la morte o lesioni gravi a una persona, gli Stati membri devono prevedere almeno la reclusione fino a dieci anni. Il progetto di direttiva propone inoltre ulteriori sanzioni, tra cui il ripristino della natura, l'esclusione dall'accesso ai finanziamenti pubblici e alle procedure di appalto o la revoca delle autorizzazioni amministrative.  

La proposta mira, inoltre, a rendere più efficaci le indagini e i procedimenti penali pertinenti. Fornisce sostegno a ispettori, polizia, pubblici ministeri e giudici attraverso la formazione, gli strumenti investigativi, il coordinamento e la cooperazione, nonché una migliore raccolta di dati e statistiche. La Commissione propone che ogni Stato membro elabori strategie nazionali che garantiscano un approccio coerente a tutti i livelli di applicazione e la disponibilità delle risorse necessarie.

Un’attenzione particolare, poi, è dedicata alle indagini e alle azioni penali transfrontaliere, partendo dall’assunto che le forze dell'ordine e le autorità giudiziarie possono affrontare questi crimini solo quando lavorano insieme senza limiti di confini. Per aiutare questa azione, la Commissione europea sosterrà gli Stati membri offrendo agli operatori delle forze dell'ordine e alle loro reti professionali una piattaforma per discussioni strategiche e fornendo loro assistenza finanziaria.

Ora la proposta legislativa sarà presentata al Parlamento europeo e al Consiglio.

 

Per maggiori informazioni è disponibile online una scheda informativa sulla nuova normativa della UE in materia di criminalità ambientale.